Cos’è l’equilibrio del terrore e come se ne dovrebbe parlare alla Maturità 2024

Simone Micocci

19/06/2024

Equilibrio del terrore, un tema delicato di cui parlare alla Maturità. Sul quale bisogna essere preparati per non commettere errori.

Cos’è l’equilibrio del terrore e come se ne dovrebbe parlare alla Maturità 2024

Tra le tracce della Maturità 2024 si parla di “equilibrio del terrore” prendendo come riferimento un testo tratto da “Storia d’Europa” di Giuseppe Galasso.

Abbiamo provato a pensare a come dovrebbe essere svolto un tema su un tale argomento, su quali sono le riflessioni che vanno fatte per raggiungere un ottimo risultato.

Per chi non avesse compreso l’oggetto della traccia, il concetto di “equilibrio del terrore”, sviluppatosi durante la Guerra Fredda, si basa sulla deterrenza nucleare, ossia la capacità di due o più potenze nucleari di dissuadersi reciprocamente dall’usare armi nucleari per paura di una distruzione reciproca assicurata (la cosiddetta MAD, Mutually Assured Destruction). Un tema quanto mai attuale, specialmente alla luce del rinnovato conflitto (a distanza e non diretto) tra Stati Uniti (che danno appoggio all’Ucraina) e Russia.

Questa dottrina ha mantenuto una pace - molto fragile, come dimostrano gli ultimi avvenimenti - tra le superpotenze del XX secolo, ma la sua efficacia e applicabilità nel contesto geopolitico odierno richiedono una valutazione molto più approfondita.

Nel mondo attuale, la natura delle minacce globali è cambiata significativamente. Oltre alla continua esistenza di armi nucleari, ci troviamo di fronte a nuove sfide come il terrorismo internazionale, i conflitti regionali, la cyber-guerra e il cambiamento climatico. Questi nuovi pericoli richiedono approcci diversi rispetto alla semplice deterrenza nucleare.

La proliferazione nucleare, con Paesi come Corea del Nord e Iran che perseguono programmi nucleari, introduce una complessità maggiore rispetto al bipolare equilibrio del terrore della Guerra Fredda. Non ci sono più solamente Russia e Usa come superpotenze nucleari: per questo motivo la deterrenza può risultare meno efficace con attori statali e non statali che potrebbero non rispondere alla logica della MAD.

Le minacce asimmetriche, come il terrorismo e la cyber-guerra, non possono essere affrontate con l’equilibrio del terrore. Queste forme di conflitto richiedono un approccio basato sulla cooperazione internazionale, l’intelligence condivisa e la prevenzione. Un esempio significativo è l’influenza crescente di attacchi cyber, capaci di paralizzare infrastrutture critiche senza l’uso di armi tradizionali.

L’odierno quadro geopolitico richiede una strategia più integrata e cooperativa. I singoli Stati devono lavorare insieme per affrontare le sfide globali. Un esempio di questa necessità è rappresentato dalla recente pandemia che ha dimostrato quanto la cooperazione internazionale sia vitale per risolvere problemi globali.

Opere artistiche e letterarie hanno spesso esplorato questi temi: ad esempio, “Il Dottor Stranamore” di Stanley Kubrick ironizza sul concetto di MAD, mentre “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola esplora la follia della guerra.

L’articolo 9 della Costituzione Italiana sottolinea l’importanza del patrimonio culturale e del paesaggio, considerati beni comuni che contribuiscono al benessere della società. Questo principio può essere esteso alla politica internazionale, dove la cooperazione culturale e lo scambio di idee possono favorire la comprensione reciproca e la pace.

In conclusione, mentre l’equilibrio del terrore ha svolto un ruolo cruciale durante la Guerra Fredda, l’odierno contesto geopolitico necessita di un approccio diverso. La cooperazione internazionale, l’integrazione culturale e una visione comune per affrontare le minacce globali sono essenziali per garantire la pace e la stabilità nel XXI secolo. Proprio come la bellezza nella vita quotidiana può migliorare il benessere individuale e collettivo, la collaborazione e la comprensione tra nazioni possono creare un mondo più sicuro e armonioso.

Argomenti

# Guerra

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