Esami di stato per abilitazioni alle professioni e specializzazioni in medicina: più poteri al Ministero dell’Università e delle Ricerca con il Decreto Rilancio.
Il Decreto Rilancio introduce anche misure urgenti per lo svolgimento degli Esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni, nonché in materia di specializzazione di area sanitaria ad accesso riservato ai medici.
Prima di vedere di quali novità si tratta, però, è bene chiarire un concetto: questa novità non è ufficiale in quanto il Decreto Rilancio non è ancora stato approvato. Inoltre, le modifiche per gli Esami di Stato abilitanti all’esercizio della professione - indicate nell’ultima bozza del testo del provvedimento - è atteso ancora il via libera da parte della Ragioneria di Stato.
Ma quali sono le novità? Nel dettaglio, qui si legge che “in relazione agli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni per i quali le prove siano in corso di svolgimento alla data di entrata in vigore della presente disposizione”, viene autorizzato il Ministero dell’Università e della Ricerca di disporre, con un proprio decreto ma su proposta dei consigli o degli organi nazionali, degli ordini, collegi e federazioni delle professioni interessate, delle modalità di svolgimento differenti da quelle indicate dalle vigenti disposizioni normative.
D’altronde l’emergenza COVID-19 ha messo in difficoltà tanto i concorsi pubblici quanto gli esami di stato; basti pensare a quanto sta succedendo per l’esame per l’abilitazione alla professione forense dove la correzione delle prove scritte è ferma da tempo (mentre solitamente di questo periodo si cominciava a delineare una data per l’uscita dei risultati).
Per questo motivo bisogna pensare ad una soluzione; a tal proposito nel Decreto Rilancio viene data ampia autorizzazione al Ministero dell’Università e della Ricerca affinché possa modificare le prove previste in modo da anticipare i tempi.
Nuove regole per Esami di Stato abilitanti
Con l’approvazione del Decreto Rilancio così come in bozza, quindi, al MUR verrebbe data la possibilità di prevedere una modalità di svolgimento differente per le prove degli esami di stato abilitanti ad una professione.
Questo, però, vale solamente per le professioni indicate dall’articolo 6, comma I, del Decreto 22/2020, ovvero per le seguenti professioni:
professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile, nonché delle prove integrative per l’abilitazione all’esercizio della revisione legale.
Vi è persino la possibilità di eliminare una prova, ma seguendo i criteri di quanto disposto dal Decreto 22/2020. È importante, infatti, salvaguardare i criteri di uniformità sul territorio nazionale per lo svolgimento degli esami relativi a ciascuna professione.
Novità Scuola di specializzazione di area sanitaria
Altra novità riguarda l’accreditamento definitivo e provvisorio concesso per l’anno accademico 2018/2019 alle Scuole di specializzazione di area sanitaria ad accesso riservato ai medici; questo, infatti, è prorogato per l’anno accademico 2019/2020.
In poche parole quelle scuole che non hanno superato l’accreditamento ministeriale per l’anno accademico 2018 e 2019, così come quelle che lo hanno ottenuto ma solamente in maniera provvisoria, possono ripresentare la stessa istanza per l’anno accademico 2019/2020.
Per quanto riguarda le scuole di specializzazione, il Decreto Rilancio aumenta anche il numero di borse per gli anni 2020 e 2021, 2022, 2023 e 2024. Nel dettaglio, per il prossimo biennio è autorizzata l’ulteriore spesa di 95 milioni di euro, mentre per il periodo successivo di 98,8 milioni di euro.
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