Mercati rialzisti ed euforici: ma può durare? Perché c’è il boom delle azioni e cosa devono temere gli investitori ora così entusiasti delle prospettive economiche.
Da scetticismo a euforia: questo è il cambiamento del sentiment degli investitori in questo momento.
Secondo un’analisi di esperti su Bloomberg, la liquidità e le coperture sono fuori uso, sostituite dalla domanda di tutto, dalle small cap alle azioni meme. Ad alimentare l’impennata sono i dati che mostrano che l’economia statunitense sta prosperando tra le crescenti prove che la Federal Reserve sta battendo l’inflazione.
Tutto questo ottimismo ha portato l’S&P 500 sull’orlo del suo sesto rialzo in sette mesi e ha spinto i prezzi del Nasdaq 100 a quasi 35 volte il profitto. È un momento d’oro per i tori, anche se lascia loro un prezioso spazio di manovra se qualcosa nell’economia o nella politica monetaria non dovesse svolgersi come sperato.
Resta alto, infatti, il rischio che il boom azionario vada incontro a un crollo.
Boom azionario: mercati rialzisti per questi motivi
I dati economici continuano a sfidare le previsioni ribassiste: tutto, dal prodotto interno lordo alla fiducia dei consumatori e alle assunzioni, ha superato le previsioni. I rapporti di venerdì hanno mostrato che l’indice del costo del lavoro ha avuto il suo avanzamento più lento dal 2021 nel secondo trimestre, mentre l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed ha registrato il più piccolo aumento in oltre due anni.
Le buone notizie sull’economia stanno attirando sempre più investitori verso attività rischiose. Una costante espansione della speculazione ha spinto il posizionamento azionario al livello più alto dal gennaio 2022. Gli investitori hanno una chiara esposizione sovraponderata alle azioni dopo aver rifiutato a lungo di abbandonare il loro posizionamento sottopeso, secondo Deutsche Bank AG.
Allo stesso tempo, un’ampia gamma di metriche di copertura sta mostrando una bassa domanda di protezione dai ribassi. Ggli investitori stanno spendendo meno per proteggere i loro guadagni.
Peter Tchir, responsabile della strategia macro presso Academy Securities ha commentato: “Ora siamo in una fase in cui le persone si sentono obbligate a impegnare completamente il capitale. La Fed falca non è una scusa in questo momento, e anche affermare che ci sarà recessione è difficile da giustificare”.
Secondo diverse analisi, sarà difficile fermare lo slancio del mercato. Gli strateghi hanno rivisto al rialzo i loro obiettivi S&P 500 e gli economisti hanno ammorbidito le loro fosche previsioni. Alcuni dei maggiori rischi al ribasso che minacciano l’economia - l’inflazione che sale ai massimi di quattro decenni, una recessione incombente - sono svaniti.
Da boom a crollo? Attenzione a questi rischi
Mentre le scommesse rialziste stanno dando i loro frutti ora, tutto l’ottimismo sembra comunque oscurato da una serie di pericoli all’orizzonte. I mercati hanno mostrato il loro nervosismo nella sessione di giovedì, quando la prospettiva di un lieve inasprimento della politica in Giappone ha fatto scendere l’S&P 500 di oltre l’1% infragiornaliero, sebbene il calo sia stato annullato nella sessione successiva.
Brent Schutte, chief investment officer presso la Northwestern Mutual Wealth Management, è tra coloro che affermano che l’euforia è stata portata troppo oltre. Di recente ha rivisto il posizionamento azionario da sovrappeso a neutrale passando a sovraponderazioni obbligazionarie e afferma che una recessione è ancora possibile.
“Quelle stesse persone che probabilmente si stanno accumulando in questo momento si sbagliavano sulle loro prospettive nove mesi fa e ora stanno invertendo la rotta”, ha detto Schutte. “Sto spingendo nella direzione opposta. Il mercato azionario avrà davanti alcuni mesi difficili.”
Da evidenziare, inoltre, che le sorprese negative possono avere un’influenza enorme. A marzo, le turbolenze bancarie hanno causato il crollo delle azioni e il rally dei titoli del Tesoro.
Nuove scosse potrebbero ancora innescare shock e spegnere l’ottimismo delle azioni.
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