Il progetto euro non ha più ragione di esistere e ormai è arrivato al capolinea: la dura esamina del giornalista Roberto Mazzoni ospite del canale YouiTube di Money.it.
Quale sarà il futuro dell’euro? Una domanda che molti analisti si stanno chiedendo ora il cambio EUR/USD ormai si sta avvicinando alla parità, toccando nuovi minimi da novembre 2022, con le difficoltà della nostra valuta che ormai sono palesi.
Durante la puntata 2025, cosa aspettarsi andata in onda sul canale YouTube di Money.it, il gradito ospite è stato Roberto Mazzoni, giornalista indipendente da tempo di stanza negli Stati Uniti.
Nel corso della trasmissione uno spettatore ha posto una domanda ben precisa: “Con questa politica economica che si vede stagliarsi all’orizzonte, non corriamo il rischio di andare incontro a un’economia autarchica e senza più l’euro?”.
Altrettanto secca è stata la risposta di Mazzoni: “Sicuro, l’euro in America lo danno come spacciato, cioè durerà ancora per un po’, non sappiamo per quanto, ma ormai è un progetto che è arrivato a capolinea, non ha più grande ragione di esistere”.
Il motivo di questa inevitabile fine sarebbe da ricercare nel fatto che “come valuta di scambio internazionale alternativa al dollaro, che era una delle proposte che l’euro conteneva, non ha più senso di esistere, visto che BRICS vuole sviluppare la propria rete, non ha bisogno dell’euro”.
In sostanza come l’Europa da tempo appare schiacciata in politica internazionale tra gli Stati Uniti e i BRICS, la stessa cosa sta avvenendo per l’euro che da tempo si è proposto come “un’alternativa più amichevole” al dollaro.
“Oggi l’Europa non è più credibile - ha chiosato Roberto Mazzoni -. Secondo me una valuta, qualsiasi forma di denaro è un’idea basata sulla fiducia, nel momento in cui per gli Stati Uniti non c’è nessun interesse nel mantenere l’euro in vita e al resto del mondo, BRICS, non può fregare niente di meno, allora non si capisce qual è l’utilità, anche perché da un punto di vista economico è una palla al piede, una palla al piede per i tedeschi, è una palla al piede per gli italiani e per tutti gli altri che fanno parte dell’eurozona”.
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