Qual è l’impatto economico dei tassi di interesse Bce? Tra gli effetti della politica monetaria così restrittiva ce n’è uno che riguarda i prestiti. La domanda è in calo, come emerge da un grafico.
Qual è l’effetto dei tassi Bce sull’economia reale? Se lo chiedono analisti e politici, soprattutto ora che il costo del denaro della banca centrale è arrivato al livello del 4,50%, molto elevato.
Oltre a osservare i dati macroeconomici come l’inflazione, i funzionari dell’Eurotower si concentrano anche su altri fattori, come la dinamica dell’accesso al credito tramite mutui o finanziamenti.
In settimana è emerso che proprio i prestiti alle imprese dell’Eurozona sono diminuiti per la prima volta in 8 anni, evidenziando ulteriormente che i forti aumenti dei tassi di interesse della Bce stanno pesando sull’economia.
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Effetto tassi Bce sui prestiti alle imprese: il calo in un grafico
Il credito alle società non finanziarie si è ridotto a -0,3% su base annua nel mese di ottobre in Europa, secondo i dati di martedì scorso.
Si tratta della prima contrazione dal 2015, quando i prestiti a lungo termine della Bce noti come TLTRO, insieme all’avvio del quantitative easing, avevano posto fine a tre anni di declino. Nel frattempo, M3 – una misura ampia della moneta in circolazione – si è ritirata per il quarto mese.
“La significativa decelerazione del credito al settore privato è preoccupante”, ha affermato Piet Christiansen, capo stratega della Danske Bank. La dinamica è messa in evidenza da questo grafico, nel quale emerge che nell’ultimo anno l’indebolimento dei prestiti è stato costante e sempre più marcato:
Gli aggregati monetari (ovvero quelle attività finanziarie con un certo grado di liquidità) riflettono anche una domanda di credito più debole e un maggiore interesse per il risparmio, mentre un’indagine separata della Bce ha mostrato che le banche hanno inasprito le condizioni di prestito per le imprese dell’area dell’euro.
M1, una misura della valuta in circolazione più i depositi overnight, si è ridotto nel corso del 2023 ed è crollato del 10% in ottobre, con il denaro che si sposta verso depositi a termine ad alto rendimento. Quest’anno segna il primo periodo di contrazione dalla metà degli anni ’80.
La serie di 10 aumenti consecutivi dei tassi ha quindi lasciato il segno. Il prodotto interno lordo, intanto, è sceso dello 0,1% nel terzo trimestre e la presidente Christine Lagarde ha dichiarato lunedì che si aspetta una crescita ancora lenta.
Le nuove proiezioni della Bce previste per il 14 dicembre mostreranno se questa tendenza continuerà anche nel prossimo anno.
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