Il tema sarà al centro dell’incontro organizzato da Money.it e Parlamento europeo a Milano il 17 novembre, alla Swiss Chamber.
L’aumento della varietà di prodotti sul mercato ha portato a una crescente diversità di materiali per l’imballaggio. Nel periodo compreso tra il 2009 e il 2020, l’Unione Europea ha registrato un aumento del 20% nella quantità totale di rifiuti generati per imballaggio. Per affrontare questa sfida, è stata istituita la Direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio – Packaging and Packaging Waste Directive 2022/0396 (COD) - che mira a prevenire la produzione e a promuovere il riutilizzo, il riciclaggio e altre forme di recupero dei rifiuti di imballaggio. Inoltre, stabilisce requisiti rigorosi per tutti gli imballaggi immessi sul mercato dell’UE, con l’obiettivo di ridurre lo smaltimento dei rifiuti e promuovere un’economia circolare.
Lo scenario europeo
Nell’ambito del Green Deal europeo e del nuovo piano d’azione per l’economia circolare, a novembre 2022 la Commissione europea aveva presentato una revisione della direttiva. L’obiettivo è far sì che entro il 2030, tutti gli imballaggi siano riutilizzabili o riciclabili in modo economicamente sostenibile. Per raggiungere questo risultato, la proposta punta a rafforzare i requisiti fondamentali per gli imballaggi, promuovere l’utilizzo di materiali riciclati e migliorare l’applicabilità delle normative. Inoltre, sono state definite nuove misure per combattere il sovraimballaggio e ridurre la quantità complessiva di rifiuti di imballaggio.
I prossimi passi
La proposta è ora nelle mani del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE. In base ai primi dibattiti in seno alla commissione ambientale del Consiglio, gli Stati membri sono in linea di massima favorevoli alla direttiva, ma non sono d’accordo su una serie di punti che rischiano di generare importanti conseguenze sull’economia di molte imprese sui tempi. Se adottato, il regolamento proposto avrà un impatto considerevole sulla regolamentazione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio nell’UE. Tutte le aziende coinvolte nel confezionamento di prodotti destinati ai mercati dell’Unione dovranno adattare le proprie pratiche commerciali, e gli Stati membri saranno sotto pressione per migliorare i propri sforzi di monitoraggio e applicazione della normativa.
Prima adozione nel 2024
L’adozione della proposta di regolamento non è prevista prima del 2024, ma le aziende devono già da ora essere consapevoli della portata generata da questa iniziativa e iniziare a pianificare il proprio processo produttivo per garantire una transizione graduale al nuovo regime, senza interruzione dell’attività.
L’evento di Milano
Di questo, e molto altro si discuterà a Milano il 17 novembre alle ore 17 in via Palestro 2, nel corso dell’incontro organizzato da Money.it e dal Parlamento europeo, con la collaborazione della Swiss Chamber.
Parteciperanno gli europarlamentari Silvia Sardone (LN), Maria Angela Danzì (M5S), Carlo Fidanza (FdI) e Patrizia Toia (PD), insieme a David Doninotti Segretario Generale AICE, Andrea Campelli Communications and External Relations Director COREPLA e Marta Schiraldi Safety, Health, Environment and Sustainability Head di Nestlè.
La partecipazione è gratuita, è richiesta l’iscrizione a questo link.
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