Lavoro, in arrivo 10mila assunzioni in azienda. Ecco dove e per chi

Emiliana Costa

18/10/2021

Una nota azienda americana ha annunciato la creazione di 10mila posti di lavoro. Ma dove saranno effettuate le assunzioni e chi si può candidare? Entriamo nel dettaglio.

Lavoro, in arrivo 10mila assunzioni in azienda. Ecco dove e per chi

In arrivo 10mila posti di lavoro per la creazione del «metaverso», una sorta di piattaforma informatica del futuro che utilizza tecnologie come la realtà virtuale e aumentata. A lanciare l’annuncio di lavoro è Facebook - la società di Mark Zuckerberg, colosso dei social network - che ha intenzione di assumere migliaia di dipendenti per il nuovo progetto.

Nick Clegg, vicepresidente Global Affairs dell’azienda americana e Javier Olivan, vicepresidente Central Product Services, hanno spiegato che «l’Europa sarà messa al centro dei piani per aiutare a costruire il metaverso, la piattaforma informatica del futuro». Ma dove saranno assunti i nuovi dipendenti e quali sono le figure ricercate? Entriamo nel dettaglio.

Facebook 10mila assunzioni, ecco dove e per chi

L’azienda di Mark Zuckerberg, nei prossimi cinque anni, assumerà 10mila dipendenti in tutta Europa. E anche l’Italia è al centro del progetto. Le figure più urgenti da ricercare per la creazione del metaverso sono ingegneri altamente specializzati. Spiegano tutto i manager di Facebook, Clegg e Olivan: «Non vediamo l’ora di lavorare con i governi di tutta l’Unione Europea per trovare le persone giuste e i mercati giusti per portare avanti questo obiettivo, come parte di una prossima campagna di reclutamento che avverrà in tutta la regione. Il metaverso ha il potenziale di aiutare a sbloccare l’accesso a nuove opportunità creative, sociali ed economiche».

Facebook, posti di lavoro anche in Italia

L’Europa, dunque, al centro dei piani di Facebook per la realizzazione del metaverso, la nuova piattaforma informatica del futuro. E anche per l’Italia questo annuncio può tradursi in un’ottima opportunità. «Anche nel nostro Paese - spiega Luca Colombo, country director di Facebook Italia - il colosso dei social network è all’inizio di un percorso entusiasmante per contribuire a costruire la piattaforma informatica del futuro e saranno i talenti europei a plasmarla fin dall’inizio».

Continuano i manager di Facebook, Clegg e Olivan: «Questo investimento è un voto di fiducia nella forza dell’industria tecnologica europea e nel potenziale del talento tecnologico europeo. L’Europa è estremamente importante per la nostra azienda».

Facebook, che cos’è il metaverso?

Il metaverso - termine utilizzato per la prima volta nel 1992 nel romanzo di Neal Stephenson, Snow Crash - viene considerato la nuova frontiera della Rete. Si tratta di un grande spazio virtuale dove gli utenti, attraverso i loro avatar, vivono esperienze interattive. Un avanzamento di Second Life, su cui hanno già puntato le grandi società di gaming.

Già mesi fa, Mark Zuckeberg aveva annunciato di voler investire nel settore della realtà virtuale, in linea con gli investimenti che sta facendo nei visori e nella realtà aumentata.

Una sorta di metaverso «embrionale» può essere considerato Horizon Workrooms, lo strumento lanciato da Facebook qualche mese fa, che permette di lavorare in un ambiente virtuale condiviso in cui si interagisce con il movimento delle mani.

Il metaverso potrebbe essere dunque un grande spazio digitale condiviso - una sorta di internet - in cui le aziende tecnologiche costruiscono le proprie «case», all’interno delle quali, gli utenti si muovono con i loro avatar, utilizzando smartphone o altri dispositivi.

Facebook, l’appello all’Ue per il mercato unico digitale

«I politici europei - concludono i manager di Facebook, Clegg e Olivan - sono in prima linea nell’aiutare a includere valori europei come la libertà di espressione, privacy, trasparenza e i diritti delle persone, nel funzionamento quotidiano di internet. Facebook condivide questi valori e nel corso degli anni abbiamo intrapreso azioni significative per sostenerli. Speriamo nel completamento del mercato unico digitale per sostenere ulteriormente gli attuali punti di forza dell’Europa, così come la stabilità sui flussi di dati internazionali che sono essenziali per una fiorente economia digitale».

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