Potreste subirlo al prossimo colloquio di lavoro. Ecco come funziona il test della sedia.
Per filtrare i candidati migliori e respingere quelli non idonei, diverse aziende stanno utilizzando dei test inconsci per valutare il comportamento di un candidato dinnanzi a determinate situazioni. Una delle tecniche più usate è quella del bicchiere d’acqua a messo a disposizione sul tavolo. Il bicchiere permette al datore di lavoro di osservare come il candidato reagisce alla presenza dell’acqua. Se accetta o no e, in caso affermativo, in che modo beve. Un rifiuto potrebbe essere percepito come sospettoso e un segnale di disagio. Una bevuta troppo frettolosa potrebbe essere interpretata come una mancanza di controllo e riflessione. Sono dettagli psicologici che possono sembrare banali ma che mostrano tanto della personalità di una persona. Occhio anche se cadono delle gocce d’acqua sul tavolo e se si prende l’iniziativa di asciugarle. Un’altro test sempre più usato è quello della sedia. Ecco come funziona.
Il test della sedia ai colloqui di lavoro: come funziona
Durante un colloquio di lavoro, il candidato deve sedersi su una sedia posta di fronte all’intervistatore. Lateralmente c’è una seconda sedia simile che è posta lì per una funzione ben precisa. La sedia posta di fronte alla scrivania ha una gamba più corta dell’altra e per questo tende a oscillare quando ci si siede sopra. La prova consiste nel vedere se il candidato è abbastanza coraggioso da stoppare per un attimo il colloquio e chiedere di cambiare posto senza vacillare. Questa è la risposta che un datore di lavoro vuole sentirsi dire ad un colloquio per superare il test.
In tanti invece per essere troppo educati tendono a non dire nulla ma semplicemente lasciano andare la cosa con educazione magari scusandosi per l’oscillazione e non chiedendo di cambiare sedia. Quasi si assumono loro la responsabilità di quel problema anziché chiedere di cambiare sedia dando la colpa all’azienda. La maggior parte dei candidati che si comportano in questo modo, probabilmente saranno scartati e non riceveranno una seconda opportunità. Ora però che lo sai, fai attenzione.
Attenzione alle risposte
C’è poi ancora un altro aspetto a cui fare attenzione ad un colloquio ed è la cortesia nei confronti di chi lavora in azienda, sopratutto gli addetti alla reception. Una storia pubblicata sui social ha mostrato come un candidato sia stato scartato per aver risposto male all’addetto alla reception. Lo ha salutato con superficialità e quando l’addetto ha provato a instaurare una conversazione, lui non ha mostrato alcun interesse abbandonando subito il contatto visivo. Peccato però che quella persona non fosse l’addetto alla reception ma il manager in persona che doveva condurre i colloquio. Si era sostituito per valutare il comportamento dei candidati e capire se fossero abbastanza educati e rispettosi delle persone. Questo insegna che bisogna sempre comportarsi in modo cortese e disponibili con tutti quando si va a fare un colloquio perché non si sa mai chi si ha di fronte.
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