Per farmaci e prodotti senza ricetta la differenza tra una farmacia e un corner farmaceutico di un supermercato è elevatissima. Il consiglio? ordinare online.
Negli ultimi due anni si è registrato un rincaro dei prezzi da record un po’ in tutti i settori e quello farmaceutico non è stato di certo da meno. I farmaci e i dispositivi medici da banco hanno visto lievitare al rialzo i propri prezzi e la differenze, se acquistiamo in una farmacia o ad esempio in un corner farmaceutico della grande distribuzione, sono notevoli.
Un problema a cui ogni giorno devono far fronte milioni di italiani che entrano in una farmacia per acquistare farmaci da banco, integratori o dispositivi medici e si ritrovano a pagare molto di più. Colpa di un monopolio adottato dalle circa 19mila farmacie private che, forti dell’esclusività di vendita dei farmaci con obbligo di ricetta, continuano a farla da padrone anche sugli altri prodotti correlati.
Le soluzioni ci sarebbero. La prima è recarsi in un corner farmaceutico presente nei grossi supermercati, il secondo è acquistare online. Ma entrambi le soluzioni non sono applicabili facilmente per tutti. Pensiamo ai piccoli centri dove non esistono corner farmaceutici o a chi non ha molta dimestichezza con internet e gli acquisti online. Il quotidiano La Stampa ha fatto un’analisi sulle differenze di prezzo tra farmacie e supermarket della capitale e la scoperta è incredibile.
Farmaci, le differenze di prezzo tra farmacie e supermarket
Il quotidiano La Stampa ha preso in esame alcuni prodotti acquistabili senza ricetta a cui quasi ogni italiano non può fare a meno. Prendiamo ad esempio i cerotti Pic, confezione da 5 in formato 10x15 cm. Se al supermarket costano 6,94 euro, in farmacia arrivano a costare anche 12,30 euro. Un termometro digitale Safety parte da 6,62 euro e arriva a 11,10. Quello frontale a infrarossi della Chicco da 31,04 al market in farmacia lo si trova a 57,97 euro. Le siringhe Pic da 5 ml in confezione da 10 monouso in farmacia costano 4,17, al supermercato 2,88.
Una confezione di garze da 100 pezzi da un euro e 22 centesimi può arrivare anche a 9,64 euro, pari a un più 690%. Peggio ancora è per i disinfettanti perché per una bottiglia da 250 ml si parte da 43 centesimi e si arriva a 7 euro e 70, pari a un più 1691%. L’ovatta in confezione da 100-200 grammi parte da 74 centesimi e arriva a 3 euro e 70, che equivale a un più 400%.
Stessa sorte per i farmaci. La connettivina bio-plus crema da 25 mg della Fidia va da 8,51 a 14,20 euro. Lo sciroppo gaviscon anti reflusso da 6,61 passa a 9,91. E poi gli integratori, spesso acquistati senza consiglio medico dove si notano lo stesso le differenze di prezzo. L’armolipid plus, usato per ridurre il colesterolo, la scatola da 60 compresse al market costa 33,47 euro, in farmacia si trova anche a 54 euro.
Identica la situazione per dentifrici, spazzolini, creme di bellezza che si trovano ormai anche in farmacia dove costano molto di più. In questo caso ovviare al problema è semplice perché questi prodotti si trovano anche in altri negozi ed è molto facile fare shopping di questi prodotti dove costano di meno.
Le soluzioni per risparmiare
Per tutte la altre categorie invece o si trova un corner in un supermercato oppure si rischia di restare fregati. L’altra soluzione sarebbe ordinare online in una delle numerose farmacie digitali regolarmente autorizzate e certificate dove gli sconti anche per i farmaci da banco arrivano anche al 28% rispetto a quelli praticati in una farmacia classica.
C’è però il fattore tempo a giocare un ruolo negativo. Le spedizioni sono di almeno 24-48 ore e se abbiamo bisogno con urgenza di un farmaco o dispositivo, non ci resta che recarci in una farmacia privata e pagare molto di più.
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