Fattura elettronica carburanti: come funziona e cosa cambia (salvo proroga) dal 1° luglio 2018? Ecco tutte le novità in arrivo per i titolari di partita IVA.
Entrerà in vigore a breve l’obbligo di fattura elettronica per carburanti e di seguito cercheremo di capire cosa cambia e per chi.
La fattura elettronica per l’acquisto di benzina e gasolio sarà obbligatoria a partire dal 1° luglio 2018, data per la quale si parla ormai da mesi di una proroga e che, a quanto pare, il Governo intende rinviare al 2019.
Tuttavia per il momento la fattura elettronica per i carburanti entrerà in vigore tra poco più di una settimana e a partire dalla stessa data sarà abolita la scheda carburante.
Ad essere interessati dalle novità in arrivo dal prossimo mese sono i titolari di partita IVA che beneficiano delle agevolazioni sui costi auto: detrazione IVA e deduzione della spesa per l’acquisto di benzina e gasolio saranno ammesse soltanto se il costo verrà documentato tramite fattura elettronica, e non più mediante la compilazione della scheda carburante.
Cosa cambia con la fattura elettronica per i carburanti dal 1° luglio 2018? Ecco le novità e perché si parla di una proroga.
Fattura elettronica carburanti: come funziona e cosa cambia dal 1° luglio 2018
La fattura elettronica carburanti in vigore a partire dal 1° luglio 2018 diventerà obbligatoria per i contribuenti titolari di partita IVA che vorranno beneficiare delle agevolazioni sui costi auto.
L’e-fattura è un documento fiscale in formato xml che dovrà essere emesso tramite il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate e che dovrà essere trasmesso al destinatario in modalità telematica (qui le regole su come fare e inviare una fattura elettronica).
Con l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione in modalità elettronica non cambierà nulla per i privati cittadini e sono soprattutto professionisti ed imprese ad essere interessati a capire cosa cambia e come funzionerà il nuovo sistema di fatturazione.
Ricordiamo che per protesta proprio contro la fattura elettronica, i benzinai saranno chiusi per sciopero nella data del 26 giugno 2018.
Per capire nel dettaglio come funziona la fattura elettronica è bene ricordare che è stata estesa anche ai rapporti tra privati dalla Legge di Bilancio 2018 e la sua entrata in vigore è fissata al 1° gennaio 2019.
Per il settore carburanti e per i subappalti nei confronti della PA l’obbligo è anticipato al 1° luglio 2018.
A fornire regole e istruzioni è l’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento pubblicato il 30 aprile 2018 e con la circolare n. 8/E proprio relativa ai carburanti e alle modalità di detrazione IVA e di deduzione della spesa per l’acquisto di benzina e gasolio.
Per le istruzioni tecniche si rimanda al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate e all’articolo dedicato; in questa sede analizziamo cosa cambia per le imprese e per i professionisti.
Cosa cambia dal 1° luglio 2018 (a scanso di proroga)
Con l’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica per l’acquisto di carburanti, a partire dal 1° luglio 2018 i titolari di partita IVA non solo dovranno richiedere l’emissione del documento in formato elettronico da parte del distributore ma dovranno pagare esclusivamente con mezzi tracciabili.
Si tratta, in pratica, di tutti i mezzi di pagamento ad esclusione del contante: carte di credito, bancomat, assegni, buoni e via di seguito.
La deduzione del costo di benzina e gasolio e la detrazione dell’IVA sarà quindi subordinata sia al pagamento con mezzi tracciabili che all’emissione di fattura elettronica. A partire dal 1° luglio 2018, inoltre, sarà abolita la scheda carburante, il documento che fino ad oggi è stato compilato proprio al fine di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per chi usa l’auto aziendale.
Modalità di pagamento di benzina e gasolio: cosa cambia?
Come anticipato, per poter beneficiare della detrazione IVA e della deduzione della spesa per l’acquisto di benzina e gasolio sarà necessario pagare esclusivamente con mezzi tracciabili.
Assegni, fatture, buoni carburante, carte rilasciate a seguito di accordi di netting e, ovviamente, bancomat o carte di credito o prepagate: i mezzi di pagamento ritenuti idonei sono stati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 4 aprile 2018.
Le modalità di pagamento sopra individuate dovranno essere utilizzate sia per la detrazione IVA che per la deduzione del costo per l’acquisto di carburanti ma ai fini fiscali sarà necessario richiedere l’emissione della fattura elettronica.
Un importante chiarimento riguarda i rifornimenti tramite carte o buoni carburante, i quali prevedono sulla base di specifici accordi che il pagamento avvenga in un momento diverso rispetto alla cessione: la fattura elettronica potrà essere emessa al momento della ricarica della carta ovvero dell’acquisto del buono.
Se, invece, il rifornimento è effettuato presso le pompe bianche, ovvero impianti di distribuzione gestiti da più compagnie e da singoli imprenditori, la fattura elettronica non sarà necessaria in quanto la cessione non è soggetto ad IVA e quindi, ai fini della deduzione del costo, si avrà dunque un semplice documento di legittimazione.
Proroga fattura elettronica al 2019 anche per i carburanti?
Proroga si o no?È questa la domanda che si pongono tutti i contribuenti interessati alle novità in vigore da luglio 2018.
Nonostante manchino pochissimi giorni all’entrata in vigore dell’obbligo di fattura elettronica, non è ancora detta l’ultima parola: la proroga della scheda carburante e il rinvio al 1° gennaio 2019 per la fattura elettronica potrebbe diventare ufficiale in extremis.
Stando alle ultime novità, il Governo potrebbe rinviare il termine del 1° luglio 2018, data a partire dalla quale tutti i distributori di benzina e gasolio dovranno emettere fattura elettronica, con un decreto da approvare in tempi brevi.
In caso contrario bisognerà farci l’abitudine: dal 1° luglio 2018 le partite IVA dovranno richiedere la fattura elettronica per beneficiare di detrazione IVA e deduzione di benzina e gasolio, e ad emetterla saranno i benzinai.
La scheda carburante sarà definitivamente abolita e le agevolazioni fiscali sui costi auto saranno ammesse soltanto in caso di pagamenti effettuati con mezzi diversi dal contante.
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