Fattura elettronica, con il provvedimento del 28 febbraio l’Agenzia delle Entrate ha prorogato la scadenza per aderire al servizio di consultazione al 30 giugno 2021.
Fattura elettronica, ennesima proroga dell’Agenzia delle Entrate per aderire al servizio di consultazione: la nuova scadenza è il 30 giugno 2021.
Il precedente termine ultimo era previsto per il 28 febbraio 2021. Nella stessa data è stato pubblicato il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate contenente lo slittamento della scadenza.
Si tratta del nono intervento in tal senso, reso necessario dal mancato accordo con il Garante della Privacy rispetto alle novità introdotte dal decreto Fiscale 2019.
Fattura elettronica, nuova proroga per il servizio di consultazione al 30 giugno 2021
Con il provvedimento del 28 febbraio il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini ha disposto la proroga dei termini per gli operatori IVA aderire al servizio di consultazione delle fatture elettroniche.
La nuova scadenza da tenere in considerazione non è più il 28 febbraio, ma il 30 giugno 2021. Gli operatori IVA (o i loro intermediari delegati) avranno quindi tempo fino a fine giugno per consultare le fatture elettroniche emesse e ricevute e i loro duplicati, tramite l’apposito servizio disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate “Consultazione e acquisizione delle fatture
elettroniche o dei loro duplicati informatici”.
L’ennesima proroga arriva a causa del mancato accordo rispetto alla questione della privacy sollevata dal Garante in merito alle novità introdotte dal decreto Fiscale 2019.
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Il decreto Fiscale 2019 ha disposto che i dati contenuti nelle fatture elettroniche possono essere utilizzati dalla Guardia di Finanza per le funzioni di polizia economica e finanziaria, e dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza per le attività di analisi del rischio e di controllo a fini fiscali.
Il decreto-legge n. 124 del 2019 inoltre stabilisce, all’articolo 14, come richiamato dal provvedimento del 28 febbraio, che
“l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, adottano idonee misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati mediante la previsione di apposite misure di sicurezza, anche di carattere organizzativo, in conformità alle disposizioni del Regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 e del decreto legislativo 30 giugno 2013, n. 196.”
L’interlocuzione col Garante della Privacy per la protezione dei dati personali è ancora in atto, dunque prima di dare piena attuazione all’articolo 14 del decreto Fiscale 2019 è stata disposta una proroga dei termini per l’adesione al servizio di consultazione.
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