Il nuovo sistema di fatturazione elettronica 2017 potrebbe prevedere ulteriori novità, anche rispetto al limite nell’uso dei contanti. Ecco di cosa si tratta.
In arrivo un tetto massimo di pagamento in contanti per i clienti di negozi ed esercizi commerciali?
Potrebbero cambiare le modalità di fatturazione dell’Iva e la quotidianità dei consumatori.
La trasmissione elettronica dell’Iva coinvolgerà, a partire dal 1° gennaio 2017, una platea più ampia di contribuenti e anche per la piccola e media imprenditoria ci saranno importanti novità.
Con la Legge di Stabilità 2017 si prevedono novità per i titolari di partita Iva ma la riforma influenzerà profondamente anche la quotidianità dei consumatori.
Allora quali sono le novità che saranno probabilmente introdotte e che coinvolgeranno i privati?
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Fatturazione elettronica dell’Iva piccola e media imprenditoria: ecco la novità
A partire dal 1° gennaio 2017 i soggetti esonerati dall’obbligo di emissione della fattura potranno optare per la memorizzazione telematica giornaliera e la fatturazione elettronica dell’Iva.
Che significa?
A partire dal 2017 e per i 5 anni successivi, la fatturazione elettronica dell’Iva per le operazioni potrà sostituirsi all’obbligo di emettere scontrini fiscali e ricevute.
Il rilascio dello scontrino è ad oggi, per le attività commerciali, lo strumento utile al Fisco per calcolare l’ammontare delle entrate e, quindi, il calcolo dell’Iva.
Con la fatturazione elettronica dell’Iva, per le attività non sarà più necessario emettere lo scontrino fiscale.
Il rendiconto dell’attività giornaliera verrà inviato telematicamente all’Agenzia delle Entrate.
Scegliendo la fatturazione elettronica dell’Iva, i negozianti saranno chiamati ad installare dei registratori telematici; sarà un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate a stabiire quali saranno le informazioni da trasmettere, le regole tecniche e i termini per la trasmissione.
Fatturazione elettronica dell’Iva: cosa cambia per i cittadini?
Il cambiamento però non riguarda soltanto le piccole e medie imprese.
Negli esercizi commerciali nei quali verrà introdotta la fatturazione elettronica dell’Iva, potrebbe essere introdotto un nuovo limite all’uso dei contanti: alcune fonti parlano addirittura di un limite di 30 euro, oltre il quale il Pos diventerà obbligatorio.
Una vera e propria rivoluzione, sia per i commercianti che per i cittadini.
Il cambiamento sarebbe certamente graduale; ma, con questo metodo, molto probabilmente sarà possibile attenuare l’evasione fiscale.
La fatturazione elettronica dell’Iva, come prevista dal 1° gennaio 2017 prevede cambiamenti specifici anche per gli imprenditori nel rapporto con il Fisco.
La fatturazione elettronica dell’Iva a contrasto dell’evasione fiscale
Una delle principali motivazioni dell’introduzione e l’ampliamento della normativa relativa alla fatturazione elettronica dell’Iva è il contrasto all’evasione fiscale.
Il sistema di agevolazioni e premi dovrebbe incentivare i titolari di partita Iva a stabilire un rapporto di fiducia con il Fisco.
Dichiarare con fattura elettronica l’Iva significherebbe quindi accettare di pagare le adeguate imposte sul reddito, in cambio di un sistema di semplificazioni e agevolazioni.
A partire dal 2017, quindi, il rapporto tra impresa e Agenzia delle Entrate potrebbe essere meno contrastato.
Il passo è importante: l’evasione fiscale è un problema imponente in Italia.
Secondo i dati forniti dall’Unione Europea, l’Italia ha una percentuale di evasione pari al 27,50%, con 37 miliardi di credito non dichiarato.
All’Agenzia delle Entrate viene ora attribuito il compito di effettuare il controllo incrociato delle informazioni dei contribuenti.
Il confronto con i dati delle altre amministrazioni potrà essere uno degli strumenti a contrasto dell’evasione fiscale.
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