I mercati oggi sono concentrati sulle parole di Powell di ieri e su nuovi allarmi bancari provenienti dagli Usa. Cosa succede e perché c’è preoccupazione?
Delusione Fed sul taglio dei tassi, nuovo allarme su un terremoto bancario e spiragli di ottimismo sulla crescita in Cina guidano i mercati oggi, con un sentiment piuttosto contrastato.
Le azioni asiatiche hanno chiuso la sessione con volatilità. Gli indici cinesi hanno guadagnato terreno dopo che le autorità hanno segnalato potenziali piani di spesa, mentre le azioni di altri mercati in Asia sono scese in seguito ai deludenti rapporti sugli utili statunitensi e a una Fed cauta su un imminente taglio dei tassi.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è avanzato dopo un calo di due giorni e lo Shenzhen cinese ha chiuso sopra la parità. Il PMI manifatturiero di Caixin si è attestato, come previsto, in territorio di espansione e ha lanciato un messaggio di ottimismo per la ripresa del dragone.
L’attenzione degli investitori, però, è tutta rivolta al post-conferenza di Powell e a nuove scommesse sulla diminuzione del costo del denaro promessa nel 2024. In più, gli scambi odierni sono stati dominati da accenni di un terremoto bancario e finanziario proveniente dagli Usa e potenzialmente contagioso.
Allarme banche e prudenza Fed dominano i mercati oggi
La Fed, attraverso le parole di Powell soprattutto, ha dato nuove indicazioni sull’atteso taglio dei tassi. Il messaggio, però, è stato deludente. Intervenendo dopo la decisione della banca centrale, il presidente Jerome Powell ha affermato di non ritenere probabile si allenterà la politica monetaria a marzo.
A dimostrazione del fatto che i funzionari non hanno fretta di abbassare i tassi, la banca centrale ha anche affermato che “non si aspetta che sarà appropriato ridurre i tassi finché non avrà acquisito maggiore fiducia che l’inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso il 2%”.
I mercati scommettono ora su un taglio a maggio il che implica una probabilità del 100% di 25 punti base e qualche possibilità di un allentamento di 50 punti base. “Abbiamo rinviato la nostra previsione del primo taglio da marzo a maggio”, hanno detto gli analisti di Goldman Sachs. “Tuttavia, continuiamo ad aspettarci 5 tagli nel 2024 e altri 3 nel 2025 perché prevediamo che quest’anno l’inflazione core scenderà di almeno un paio di decimi al di sotto della proiezione mediana del FOMC”.
leggi anche
Quali valute seguire con attenzione nel 2024
I titoli del Tesoro hanno registrato un forte rialzo poiché i rendimenti a 10 anni sono scesi di 12 punti base al 3,91% in seguito alla decisione della Fed. La corsa alle obbligazioni è stata ulteriormente incoraggiata dal rinnovato nervosismo delle banche regionali statunitensi quando la New York Community Bancorp è crollata del 37%, al minimo in oltre due decenni. L’istituto di credito ha tagliato il dividendo e ha registrato una perdita a sorpresa per il quarto trimestre.
La banca, che l’anno scorso aveva acquistato le attività del finanziatore fallito Signature Bank, ha affermato che sta accumulando capitale per far fronte a una potenziale regolamentazione rafforzata.
Il pessimismo si è esteso anche ad altri titoli bancari. Valley National Bancorp è scesa del 10%, mentre il KBW Regional Banking Index era sulla buona strada per il calo giornaliero più grande dallo scorso maggio.
Non solo, Aozora Bank Ltd. è scesa del 21% a Tokyo dopo aver annunciato perdite legate alle proprietà commerciali statunitensi, facendo eco ai problemi della New York Community Bancorp in America. Per questo, si teme il contagio e nuove turbolenze finanziarie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA