Respinti dalla media mobile, i prezzi delle azioni Ferrari si candidano per ulteriori allunghi. Vediamo come impostare una possibile strategia operativa con i Turbo Certificates di BNP Paribas
Alla terza seduta con il segno più, le azioni Ferrari si candidano per un ritorno sopra quota 160 euro.
Ferrari, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
In rialzo di quasi 40 punti percentuali rispetto ai minimi di fine marzo, le azioni Ferrari dalla seconda metà di marzo si sono incanalate in un trend rialzista delimitato al ribasso dalla trendline che unisce i minimi del 24 marzo e 4 maggio e al rialzo da quella scaturente dai top del 25 marzo e del 28 aprile.
A partire dalla seconda metà di aprile, la ripresa dei prezzi è stata agevolata dal superamento della media mobile a 200 periodi, attualmente a 151,3 euro.
E’ proprio quest’ultimo supporto che qualche giorno fa ha dato il via a un rialzo dei prezzi che potrebbe sfociare in un nuovo test della trendline già menzionata che da sei mesi guida la risalita dei corsi.
Nel caso invece di ribassi, dopo il test della MM200 i corsi delle azioni Ferrari si troveranno a fare i conti con quota 142 euro, espressione dei lows registrati nella seconda metà di aprile.
Strategie operative su Ferrari
Dal punto di vista operativo, si potrebbe sfruttare la buona intonazione del titolo Ferrari per valutare strategie di natura long da 157 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 148 euro , mentre l’obiettivo principale a 165 euro. Il target finale sarebbe invece identificabile a 170 euro.
Per questo tipo di operatività, si adatta bene il certificato Turbo Short di ISIN NL0015039603 e leva 12,8.
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