Azioni Ferrari in testa a Piazza Affari, le migliori del Ftse Mib. A cosa si deve la corsa?
Focus oggi a Piazza Affari sulle azioni Ferrari, che mettono il turbo, confermandosi le migliori dell’indice benchmark Ftse Mib.
I buy portano il titolo dell’azienda di Maranello a balzare di oltre il 3%, viaggiando attorno alla soglia di 402 euro circa.
Ferrari in testa del Ftse Mib, le azioni corrono dopo annuncio aumento prezzi fino a +10% con dazi Trump
La decisione del gigante di rispondere ai dazi imposti da Trump sulle importazioni di auto degli Stati Uniti con un aumento dei prezzi del 10% è piaciuta ai mercati e agli analisti.
Le azioni sono sostenute anche dal fatto che il Cavallino Rampante ha ribadito i target finanziari del 2025, a dispetto delle tariffe di Trump.
Ieri, giovedì 27 marzo 2025, l’annuncio dell’azienda che ha reagito ai dazi del 25% che l’amministrazione americana Trump ha imposto su “tutte le auto che non sono prodotte negli Stati Uniti”, diffondendo un comunicato, relativo all’aggiornamento della propria politica commerciale.
In evidenza soprattutto la decisione di alzare i prezzi di alcuni modelli di auto fino a +10%.
I rialzi dei prezzi, che entreranno in vigore il prossimo 2 aprile 2025, proprio nel giorno che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha battezzato Giornata della Liberazione, rappresentano la prima risposta concreta arrivata da un produttore europeo di auto alle tariffe imposte da Trump.
“Nel riaffermare il proprio impegno per garantire la massima attenzione e tutela dei clienti e con l’obiettivo di garantire loro certezza: le condizioni commerciali rimarranno invariate per gli ordini di tutti i modelli importati prima del 2 Aprile 2025 e per gli ordini delle seguenti tre famiglie - Ferrari 296, SF90 e Roma – a prescindere dalla data di importazione”, ha annunciato Ferrari, aggiungendo che, “per i restanti modelli, le nuove condizioni doganali si rifletteranno parzialmente sul prezzo, fino ad un massimo del 10 per cento di aumento, in coordinamento con la nostra rete di distribuzione”.
Sulla base di queste novità, il gruppo ha annunciato di avere confermato i propri obiettivi finanziari per il 2025, che includono “un potenziale rischio di diluizione di 50 punti base sui margini percentuali di redditività (margini percentuali EBIT ed EBITDA)”.
Azioni Ferrari premiate dalle azioni, le raccomandazioni degli analisti. Nuovi rating e target price
Ai mercati, la determinazione con cui Ferrari ha risposto ai dazi di Trump, è piaciuta, tanto che le azioni, scambiate anche a Wall Street, hanno chiuso in rialzo alla borsa USA del 3,16% a $426,82. Il rialzo continua tra l’altro nel premarket.
A scatenare i nuovi buy l’arrivo di una raffica di giudizi positivi dalla comunità degli analisti.
Tra questi, in evidenza il premio arrivato dalla divisione di ricerca di Barclays, nello specifico dall’analista Henning Cosman, che ha rivisto al rialzo il rating sui titoli da “Equalweight” a “Overweight”, fissando un target price pari a 485 euro.
Cosman ha motivato il suo upgrade con i fondamentali solidi del gruppo, ma anche con i recenti sell che hanno colpito il titolo, che hanno creato a suo avviso un punto di ingresso appetibile per i potenziali investitori.
In evidenza nelle ultime ore anche il giudizio degli analisti di Kepler Cheuvreux, che hanno alzato anche essi il rating sulle azioni Ferrari, in questo caso da “Hold” a “Buy”, confermando il target price di 470 euro.
A seguito dei recenti ribassi delle azioni, che sono stati provocati non solo dalle minacce dei dazi sventolate da Donald Trump, ma anche dalla mossa di Exor, anche gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno sottolineato come gli smobilizzi sulle azioni siano state tali da aver reso le azioni del gruppo una opportunità.
Giudizio positivo infine da parte di Equita, secondo cui è ragionevole aspettarsi un rimbalzo dopo la fase ribassista che è stata per l’appunto alimentata dalla decisione di Exor di uscire alla fine di febbraio dal capitale del Cavallino Rampante.
La SIM milanese ha reiterato il rating “Hold”, a fronte di un prezzo obiettivo pari a 370 euro.
Occhio al trend delle azioni Ferrari nel breve, medio e lungo periodo. Il titolo viaggia a un valore poco mosso su base settimanale, in rialzo di appena +0,15% ed è reduce da un calo di oltre il 10% nell’ultimo mese di contrattazioni.
Dall’inizio del 2025 il trend è di una flessione del 2%, mentre su base annua il valore è praticamente invariato.
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