Dopo i recenti acquisti, i prezzi delle azioni Ferrari potrebbero far registrare un ritracciamento. Vediamo come impostare una possibile strategia operativa con i Turbo Certificates di BNP Paribas.
Salite di circa 20 euro nel mese di marzo, per le azioni Ferrari potrebbe essere arrivato il momento di un ritracciamento.
Ferrari, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Dalla seconda metà di marzo 2020 le azioni Ferrari si sono incanalate in un trend rialzista delimitato al ribasso dalla trendline che unisce i minimi del 6 aprile e del 3 agosto e al rialzo da quella scaturente dai top del 25 marzo e del 28 aprile.
A partire dalla seconda metà di aprile, la ripresa dei prezzi è stata confermata dal superamento proprio della MM200, attualmente a 165,68 euro.
Da quest’ultimo supporto a inizio novembre è partito un rialzo che il 4 gennaio 2021 ha permesso ai prezzi di aggiornare i massimi storici a 191,3 euro. Il successivo ritracciamento a 155 euro è stato seguito da una ripresa dei corsi che ha spinto le quotazioni di RACE agli attuali 175 euro.
In questo contesto ci attendiamo un ritracciamento in direzione della trendline ottenuta dai lows del 26 agosto e del 13 settembre 2019 e, in caso di breakout, ad un test della MM200.
Azioni Ferrari: strategie operative
Dal punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura ribassista da 173 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 176 euro mentre l’obiettivo principale a 169 euro. Il target finale sarebbe invece identificabile a 167 euro.
Per questo tipo di operatività, si adatta bene il certificato Turbo Long con codice ISIN NLBNPIT10M73 e leva 4,81.
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