La filiera del riciclo della plastica in Italia è un’eccellenza europea. Ecco i dati forniti da Corepla.
Un’eccellenza tutta italiana quella del riciclaggio della plastica in Europa. A certificarlo in una nota è stato il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi della plastica (Corepla).
La normativa nazionale ed europea da anni, ormai, impone all’Italia e al resto degli stati dell’Unione Europea obiettivi di riciclo “sempre più sfidanti”, ma questo non ha impedito che la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica raggiungesse risultati di eccellenza.
Un risultato che, spiega il Consorzio, è frutto di duri anni di lavoro per la protezione ambientale, tra innovazioni e tecnologie. Corepla lavora nel settore dal 1997 e da oltre 25 anni svolge quindi un ruolo essenziale per l’economia del nostro paese, dando un contributo “in un’ottica di responsabilità condivisa tra le aziende, le amministrazioni e i cittadini”.
Ma quali sono le attività che hanno concesso al nostro Stivale di raggiungere simili risultati? Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla filiera del riciclo della plastica in Italia e i dati che lo dimostrano.
Italia, eccellenza nel riciclo della plastica: le attività di Corepla
Stando ai dati divulgati dal Consorzio. In soli 25 anni il materiale avviato al riciclo in Italia è incrementato solidamente, passando da 228.000 tonnellate a oltre 1.050.000 tonnellate. Un risultato “brillante”, che è la conseguenza di una rete capillare costituita da:
- 31 impianti di selezione;
- 92 impianti di riciclo.
Corepla si è quindi rivelata negli anni una delle colonne portanti per l’economia circolare, in merito al riciclo della plastica, impegnandosi ogni giorno nell’ampliamento della rete industriale e nell’innovazione tecnologica. Per rispondere agli obiettivi europei, infatti, il Consorzio ha avviato negli anni attività finalizzate a “intercettare in modo più efficace i rifiuti di imballaggio in plastica e accorciare i passaggi tra raccolta e riciclo”, non disperdendo la plastica - una delle fonti principali di inquinamento. Come spiegato da Giovanni Cassuti, Presidente Corepla:
Il Consorzio gioca un ruolo decisivo nel percorso di transizione ecologica che il Paese sta perseguendo con obiettivi precisi e sfidanti per far fronte alle richieste dell’Europa. Il nostro impegno è costante, come dimostra il quotidiano dialogo con tutti gli stakeholder e l’attività di informazione e sensibilizzazione sui temi della raccolta e del riciclo degli imballaggi in plastica, e il nostro contributo sempre più innovativo. In questa direzione e con l’impegno di tutti, sarà possibile promuovere la circolarità del comparto e della filiera italiana e dare nuovo impulso all’innovazione del Paese.
Tra i progetti e le realtà di eccellenza troviamo:
- il riciclo dell’EPS - polistirene espanso sinterizzato - o più comunemente polistirolo. Da tale riciclaggio si ottiene una nuova “materia prima seconda” da utilizzare per dare vita a nuovi prodotti EPS riciclato - comunemente usato negli imballaggi di elettrodomestici o come pannello isolante nell’edilizia. Nel 2022 oltre 10.000 tonnellate di polistirolo sono state avviate a riciclo.
- il progetto RECOPET punta a riciclare i contenitori per liquidi a uso alimentare, incrementandone il suo riciclo. L’iniziativa prevede l’installazione di oltre 1.000 ecocompattatori della tipologia RVM (Reverse Vending Machine) con una capacità di raccolta di 300 milioni di bottiglie l’anno. Ecocompattatori che saranno divisi equamente tra le regioni.
Italia un’eccellenza UE nel riciclo della plastica: i dati Corepla
L’Italia si conferma quindi una delle migliori eccellenze europee nel riciclo dell plastica, ma veniamo ai dati. Stando agli ultimi dati divulgati dal Consorzio, si stima che nel 2022 la materia prima vergine risparmiata grazie al riciclo della plastica è stata di circa 523.789 tonnellate, ossia l’equivalente essenziale per produrre ben 11 miliardi di flaconi per detersivi da 1 litro, impedendo la dispersione nell’aria di 885.406 tonnellate di emissioni di CO2 prodotti dalla fabbricazione della plastica pari a 1.024 voli Roma-Tokyo.
Il processo per riciclare la plastica però nasconderebbe un secondo vantaggio, ossia quello di richiedere un minore dispendio energetico. Un risparmio che nel 2022 si attesterebbe intorno a 10.946 G/Wh, pari al 2,5% circa della produzione annua di energia primaria in Italia.
Corepla ha poi spiegato nella nota che il recupero di oltre 1 milione di tonnellate di rifiuti di imballaggi in plastica nel 2022 ha comportato anche a un risparmio in termini di volume presso le discariche, evitando la formazione di ben 35.653.977 di metri cubi, equivalenti a ben 37.5 volte il volume del Colosseo.
Infine, l’attività di riciclo della plastica e degli imballaggi ha avuto ripercussioni positive sul territorio. Infatti, come spiega il Consorzio, solo lo scorso anno (2023) sono stati erogati 382 milioni di euro di contributi ai Comuni (o soggetti da loro delegati) generando un indotto economico di 334 milioni di euro, prodotti dalle attività connesse alla raccolta, al riciclo e al recupero degli imballaggi in plastica.
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