Fincantieri: è tonfo dopo i conti, semestrale chiusa in rosso

Violetta Silvestri

27/07/2022

Azioni Fincantieri scivolano pesantemente in Borsa: i conti del primo semestre 2022 non hanno convinto gli investitori. Ricavi in aumento, ma periodo chiuso con una perdita netta di 230 mln.

Fincantieri: è tonfo dopo i conti, semestrale chiusa in rosso

Azioni Fincantieri osservate speciali: dopo la sospensione per eccesso di ribasso, il titolo torna a scambiare con una perdita pesante, di oltre il 6%.

La presentazione dei conti del primo semestre 2022 ha evidenziato una posizione finanziaria netta consolidata con un saldo negativo (a debito) per euro 3.296 milioni.

L’ad Pierroberto Folgiero ha sottolineato nel commento ai numeri finanziari che il secondo trimestre 2022 è stato caratterizzato da elementi e andamenti negativi.

Le azioni Fincantieri scambiano a 0,53 euro per azione con un crollo del 6,38% alle ore 12.11 circa.

Azioni Fincantieri affondano: i conti non convincono

Piazza Affari boccia decisamente i numeri del primo semestre 2022 del gruppo. I risultati consolidati al 30 giugno hanno mostrato:

  • ricavi e proventi: 3.510 milioni di euro, +16% rispetto al periodo 2021, in linea con le previsioni di sviluppo dell’attuale portafoglio ordini;
  • EBITDA: 90 milioni di euro, rispetto ai 219 milioni di euro del periodo 2021;
  • EBITDA margin: 2,6%, escluse le attività passanti;
  • risultato di periodo adjusted: -94 milioni di euro (positivo per euro 49 milioni nel primo semestre 2021);
  • risultato del periodo: negativo per 234 milioni di euro (positivo per 7 milioni di euro nello stesso periodo 2021) “dopo aver scontato oneri estranei alla gestione ordinaria e non ricorrenti (euro 156 milioni)”;
  • posizione finanziaria netta: a debito per euro 3.296 milioni (euro 2.238 milioni al 31 dicembre 2021), “coerente con i volumi di produzione sviluppati dal Gruppo nel corso del semestre e il piano di consegne con 5 unità cruise nella seconda metà dell’anno

Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato, ha commentato la situazione spiegando che:

“L’andamento economico del secondo trimestre è stato negativamente caratterizzato da una review strategica sul portafoglio di business non core, dagli effetti sui prezzi delle materie prime conseguenti alla guerra russo-ucraina, e da altre partite non ricorrenti. L’azienda nei prossimi mesi perseguirà una sempre maggiore concentrazione sul core business dello Shipbuilding indirizzando la crescita attesa nel settore militare e la ripartenza del settore crociere

Nel comunicato ufficiale si legge che la perdita nel risultato di periodo è legata a doversi fattori, quali: gli esiti di una review strategica delle commesse nel settore delle Infrastrutture, la valutazione degli effetti dei maggiori prezzi delle materie prime sui costi a vita intera delle commesse nel settore Shipbuilding, la svalutazione di alcuni attivi finanziari, la svalutazione dell’avviamento della controllata norvegese Vard e della controllata USA Fincantieri Marine Group.

Le azioni Fincantieri viaggiano ancora nettamente in territorio negativo, con un calo del 6,29%.

Con un debito netto a 3 miliardi, gli analisti stanno rivedendo le stime di consenso. Come riporta Milano Finanza, Equita Sim resta scettica sulla sostenibilità della struttura finanziaria, mentre Banca Akros si chiede se non ci sarà bisogno di un aumento di capitale, visto che “la nuova guidance implica un peggioramento di circa 0,6 miliardi di euro, 0,35 euro per azione, rispetto alla vecchia guidance”.

Intesa Sanpaolo spiega che “ci sarà una significativa revisione al ribasso delle stime del consenso (30-40% per l’esercizio 2022) a livello di ebitda”, ma allo stesso tempo l’azienda dovrebbe riuscire a sostenere il core business, ovvero la costruzione di navi militari e da crociera.

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