Fino a quando si paga il bollo auto

Patrizia Del Pidio

4 Marzo 2025 - 17:36

Il bollo auto una volta raggiunta una determinata età non si paga più. L’età però è quella del veicolo, non quella del proprietario. Cosa prevede la normativa?

Fino a quando si paga il bollo auto

Fino a quando si paga il bollo auto? Diversi balzelli prevedono che raggiunta una determinata età non si debba più pagare: un caso può essere rappresentato dal canone Rai che raggiunti i 75 anni, in presenza di determinati requisiti, non è più dovuto. Un altro esempio può essere il bollettino postale per il quale è previsto uno sconto dal momento che si compiono i 70 anni. Anche il bollo auto prevede un età raggiunta la quale l’importo non è più dovuto, ma non si riferisce agli anni del proprietario.

L’esenzione dal pagamento del bollo auto è prevista, dalla normativa per alcuni titolari di Legge 104, quando l’handicap limita la capacità di mobilità (spetta agli amputati, a chi ha capacità di deambulazione assente o ridotta, ma anche ai ciechi, per esempio), in alcuni casi per veicoli alimentati con carburanti non inquinanti, in altri casi, infine, per l’età. In questo articolo ci focalizzeremo proprio su questa ultima tipologia di esenzione.

Fino a quando si paga il bollo auto?

L’esenzione dal pagamento del bollo auto non dipende dall’età del proprietario ma da quella del veicolo. Quando il veicolo raggiunge una certa età è esentato dal pagamento del bollo auto. In questo caso, però, va fatta una distinzione tra veicoli che hanno superato i 30 anni dalla prima immatricolazione e quelli che hanno raggiunto i 20 anni dalla stessa.

Per i veicoli ultratrentennali è prevista l’esenzione totale dal pagamento del bollo: si tratta di un’esenzione automatica per la quale, tra l’altro, il proprietario non è tenuto neanche a presentare domanda. In questo caso non è necessario neanche che l’automobile abbia una rilevanza storica e che siano iscritti ad appositi registri.

Per essere esentati dal pagamento del bollo i veicoli ultratentennali devono possedere le seguenti caratteristiche:

  • essere stati costruiti da almeno trenta anni, dove l’anno di costruzione va a coincidere con l’anno di prima immatricolazione;
  • non devono essere adibiti a uso professionale o utilizzati nell’attività di impresa.

Niente bollo auto, ma si paga la tassa di circolazione

A prevedere l’esenzione del bollo auto per i veicoli che hanno compiuto i 30 anni di età è la legge 342 del 2000. Pur essendo esentati dal pagamento del bollo auto, per questi veicoli, se circolanti sulla pubblica via, è necessario versare una tassa di circolazione forfettaria che varia dai 25,82 ai 31,24 euro in base alla Regione in cui si risiede.

Se il veicolo non è circolante nulla è dovuto. Se, invece, l’automobile viaggia in strade o aree pubbliche è dovuta la tassa di circolazione che non dipende dalla potenza e dal modello dell’auto, ma solo da quanto deciso dalle Regioni e dalle Province autonome. Si tratta, in ogni caso, di un importo abbastanza modesto. Per i cittadini della Lombardia, tra l’altro, non è dovuta neanche la tassa di circolazione qualora i veicoli in questione siano iscritti a uno dei seguenti registri storici:

  • A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano);
  • F.M.I. (Federazione Motociclistica Italiana);
  • Storico FIAT;
  • Storico LANCIA;
  • Storico ALFA ROMEO.

Quando è prevista l’esenzione anche per veicoli ultraventennali?

Solitamente per le auto più “giovani” che non hanno raggiunto i 30 anni, ma hanno superano i 20 anni dalla prima immatricolazione, è prevista solo una riduzione del bollo auto. In Lombardia, però, anche le auto ultraventennali iscritte ai registri storici sopra riportati, possono godere dell’esenzione dal pagamento del bollo auto.

Le stesse esenzioni sono previste anche in Emilia Romagna e nella provincia autonoma di Trento per i veicoli che hanno dal 20 ai 29 anni di vita.

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