Fino a quanto si può pagare con le monete? Ecco il limite che devi conoscere

Patrizia Del Pidio

5 Agosto 2024 - 12:18

Esiste un limite nell’utilizzo delle monete per pagare? C’è una norma apposita e anche se la legge non vieta di pagare con le monete, ecco il limite da non superare.

Fino a quanto si può pagare con le monete? Ecco il limite che devi conoscere

Fino a quanto si può pagare con le monete? Si può decidere di pagare interamente con monete metalliche quando si acquista qualcosa e il negoziante è obbligato ad accettare il pagamento? Anche con l’euro molti italiani hanno mantenuto l’abitudine di accantonare le monete nei salvadanai, per ritrovarsi con un tesoretto inaspettato quando si decide di aprire il contenitore delle monetine (che, se ci si pensa bene non sono poi spiccioli, visto che abbiamo le monete da 1 euro e da 2 euro che hanno un valore abbastanza importante).

Una volta aperto il salvadanaio cosa si può fare con il tesoretto accumulato? Il primo pensiero è quello di recarsi presso la banca e versarle sul proprio conto corrente, ma il cassiere potrebbe rifiutarsi di perdere tempo per contare centinaia di monete? L’alternativa potrebbe essere, invece, quella di spenderle quando si paga la spesa, ma è possibile che il cassiere del supermercato si rifiuti di mettersi a contare gli spiccioli con il rischio di far formare una lunga coda alla cassa?

Cosa si può fare con le monete e come e in che numero possono essere usate nei pagamenti? Scopriamo cosa prevede la normativa al riguardo.

Esiste un limite per i pagamenti in monete?

Cerchiamo di capire cosa è previsto dalla normativa riguardo ai pagamenti con le monete. Si tratta, infatti, pur sempre di denaro contante che non può essere rifiutato. Se portate allo sportello dell’ufficio postale o della banca, molto probabilmente saranno versate o cambiate. Il cassiere potrà storcere la bocca o fare delle storie, ma sicuramente, non sapendo a quale norma appellarsi, alla fine conterà gli spiccioli prima di metterli in cassa e li accetterà, ma non sempre va così.

Negli uffici postali, molto spesso, pretendono che il cliente, che intenda cambiare o versare le monete, faccia dei rotolini con 10 pezzi di quel taglio di moneta: la cosa potrebbe richiedere diverso tempo e, in ogni caso, il cassiere deve sempre controllare l’effettivo ammontare prima di procedere al cambio o all’accredito.

Non esiste una norma Italiana, infatti, che impedisca di poter cambiare o spendere le monete, ma esiste una norma europea che pone precisi limiti e che, in molti casi, è stata adottata da uffici postali e banche.
L’articolo 11 del Regolamento CE 974/1988 stabilisce che:

Ad eccezione dell’autorità emittente e delle persone specificamente designate dalla normativa nazionale dello Stato membro emittente, nessuno è obbligato ad accettare più di cinquanta monete metalliche in un singolo pagamento.

Come utilizzare/cambiare le monete?

Appurato, quindi, che pur non essendoci un vero e proprio divieto, chiunque potrà rifiutare di accettare un pagamento/versamento con più di 50 monete (ma se l’esercizio commerciale ha bisogno di spiccioli potrebbe anche accertarlo così come potrebbe esserci un istituto di credito che non pone limiti al cambio/versamento). L’accettare o meno, quindi, più di 50 monete sta nella volontà di chi ricevere questa tipologia di contante.

Cosa fare, quindi, se si è in possesso di un gran numero di monete? In alcuni supermercati sono presenti delle macchinette cambia soldi che in cambio di monete erogano voucher da spendere alle casse del supermercato. Ce ne sono circa 200 sparse in tutta Italia, prodotte da Coinstar, ma richiedono una commissione che sfiora il 10%.

Una soluzione potrebbe essere quella di portare le monete alla Banca d’Italia, il distaccamento di Palazzo Koch permette di cambiare monete in banconote gratuitamente, ma anche in questo caso esiste un numero massimo di pezzi: la richiesta di cambio non deve eccedere le 500 monete e, va precisato che non può essere effettuata allo sportello: allo sportello si limiteranno a ritirare le monete rilasciando una distinta di versamento che sarà valida solo dopo le opportune verifiche (conteggio e verifica che non si tratti di monete false) che saranno effettuate in assenza del cliente. Il riconoscimento del controvalore delle monete lasciate si ottiene tramite accredito sul conto corrente.

L’unica soluzione facile e veloce per cambiare le monete in banconote è quella di trovare un negozio di fiducia che necessita di molto spiccioli per dare il resto e accordarsi con il commerciante per il cambio delle monete. Ci sono molti negozi (come bar, tabaccherie, edicole, ad esempio) in cui gli spiccioli scarseggiano sempre i cui proprietari sarebbero ben felici di riceverli per un cambio.

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