È arrivato il giudizio di Fitch sull’Italia, con la conferma del rating BBB- con outlook stabile
Il PIL italiano subirà una contrazione del 9,1% nel 2020, per poi crescere a +4,5% nel 2021 e a +4,3% nel 2022. Queste sono le previsioni di Fitch sull’Italia, che conferma il rating BBB- con outlook stabile.
Fitch conferma rating BBB- con outlook stabile per l’Italia
Anche stavolta l’agenzia di rating “salva” il Belpaese, lasciandolo però a un passo dal livello junk.
Il deficit italiano, nel 2020, si attesterà all’11% circa, per poi scendere nel 2021 e nel 2022, quando sarà rispettivamente all’8% e al 6,6%. Il debito, nel 2020, sarà al 160% del PIL.
La pandemia di Covid-19 ha avuto un “impatto significativo sull’economia italiana e sulla sua posizione fiscale sovrana”, scrive Fitch. A pesare sul giudizio c’è l’alto debito pubblico e la crescita economica strutturalmente debole. Al tempo stesso, però, il rating è supportato da un’economia diversificata e di grande valore aggiunto, che beneficia del supporto dell’UE e del quantitative easing della BCE.
La ripresa estiva dell’economia italiana è stata una delle più forti d’Europa, con il PIL che è cresciuto del 15,9% nel Q3 del 2020 dopo le pesanti contrazioni del 5,5% e del 13,0% del primo e secondo trimestre.
Secondo Fitch il Governo non cadrà sul MES
Fitch si è detta preoccupata, in particolare, dalle divisioni del Governo. “Le divisioni fra i due maggiori partiti della coalizione di Governo sulle priorità di riforma e di spesa persistono e hanno il potenziale di ritardare l’attuazione di una strategia economica credibile di medio termine”, scrive l’agenzia di rating nel rapporto.
Nel breve termine, comunque, “il contesto politico è stabile”. Secondo Fitch, insomma, lo scontro sul MES non dovrebbe causare l’immediata caduta del Governo, ma potrebbe “essere fonte di instabilità” nei primi mesi del 2021.
M5S e PD, comunque, difficilmente vorranno andare ad elezioni anticipate, non fosse altro che per raccogliere i frutti politici di una stagione di ripresa economica quale sicuramente sarà quella post-Covid.
© RIPRODUZIONE RISERVATA