Forfetari, arriva la fattura semplificata senza limiti

Nadia Pascale

13 Settembre 2024 - 15:04

Dal 1° gennaio 2025 ci sono novità per i forfetari, arriva la fattura semplificata senza limiti di importo. Ecco cosa cambia e quali sono i vantaggi.

Forfetari, arriva la fattura semplificata senza limiti

Cambia il limite per la fattura semplificata per i forfetari prima fissato in 400 euro. La modifica è stata introdotta da una direttiva dell’Unione Europea a cui l’Italia si è adeguata.

Dal 1° gennaio 2024 è attivo per tutti i contribuenti che hanno aderito al regime forfetario l’obbligo di fattura elettronica. Per importi inferiori a 400 euro si può optare per la fattura semplificata, mentre per gli importi maggiori deve essere usata la fattura ordinaria che richiede l’inserimento di un maggior numero di dati.

Ecco cosa cambia con la fattura semplificata senza limiti per i forfetari.

Salta il limite dei 400 euro per la fatturazione semplificata per i forfetari

A partire dal 1° gennaio 2025 c’è un’importante novità, infatti, per i forfetari salta il limite dei 400 euro e di conseguenza la fattura semplificata può essere utilizzata per qualsiasi importo.
Il limite è venuto meno grazie alla direttiva 2020/285, il 7 agosto, invece, il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo che si allinea alla direttiva che, infine, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2025.

Cambia quindi la soglia massima delle operazioni effettuabili con fattura semplificata prevista dall’articolo 21-bis del Dpr 633 del 1972.
L’obiettivo della Direttiva è ridurre gli oneri amministrativi per le piccole imprese in modo da renderle maggiormente competitive.

Quali sono i vantaggi della fattura semplificata per i forfetari?

La fattura semplificata porta numerosi vantaggi ai titolari di partita Iva, infatti, velocizza le operazioni in quanto contiene un numero minore di dati. Tra questi:

  • numero progressivo;
  • data di emissione;
  • ragione sociale di chi emette la fattura, nome cognome e residenza fiscale del prestatore;
  • numero di partita Iva del prestatore o cedente;
  • dati di chi riceve il bene o la prestazione (codice fiscale, nome e cognome, numero di partita Iva, ragione sociale);
  • indicazioni dei servizi che sono stati offerti o dei beni ceduti;
  • ammontare complessivo del documento e della relativa imposta;
  • Eventuale nota di credito.

Occorre sottolineare che con la fattura semplificata nel campo “oggetto” basta inserire una descrizione breve del prodotto o servizio venduto.
Naturalmente dover inserire un numero minore di dati, e in particolare solo quelli essenziali, consente di ridurre il margine di errore.

L’eliminazione della soglia massima dei 400 euro per la fattura semplificata è valida solo per coloro che hanno scelto il regime forfetario, non si applica invece per i titolari di partita Iva che hanno scelto il regime ordinario.
Solo per conoscenza, chiariamo che alla voce “importo” nella fattura semplificata non deve essere distinta l’imposta applicata. Per i forfetari il problema non si pone perché versano l’imposta sostitutiva con aliquota al 15% o al 5%.

Ricordiamo che tra le proposte che potrebbero entrare nella legge di bilancio 2025, c’è l’estensione del regime forfetario alla soglia di 100.000 euro, in luogo degli attuali 85.000. Ne deriva che a partire dal 1° gennaio 2025 potrebbe essere estesa anche la platea dei soggetti che potranno beneficiare della fatturazione semplificata senza limiti.

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