Forze Armate: i corpi speciali più pericolosi al mondo

Simone Micocci

26/03/2018

Quali sono le forze speciali migliori del mondo? Dagli incursori italiani ai Seal statunitensi, senza dimenticare le “cicogne nere pakistane” e le “tigri bianche” sud coreane.

Forze Armate: i corpi speciali più pericolosi al mondo

Ogni Stato ha almeno un corpo speciale delle Forze Armate, ossia quell’unità militare altamente specializzata alla quale vengono affidati sia i compiti di polizia e sicurezza nazionale che quelli di carattere militare in ambito internazionale.

Corpi speciali che intervengono solamente in determinate situazioni ad alto rischio, quando si ha necessità di ricorrere a militari che grazie all’addestramento ricevuto sono capaci di far fronte a qualsiasi pericolo.

In Italia ci sono diversi corpi speciali, uno per ogni Forza Armata. Ad esempio, abbiamo il 9° reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin” dell’Esercito, il GOI (Gruppo operativo incursori) della Marina, il 17° stormo incursori dell’Aeronautica e il GIS (Gruppo d’Intervento Speciale) dell’Arma dei Carabinieri.

Come anticipato ogni Paese ha una o più forze speciali alla quale ricorrere in caso di necessità; molte di queste sono molto conosciute - specialmente a chi è appassionato dei film di guerra - altre meno. Ecco una lista di quelli che ad oggi possono dirsi i corpi speciali migliori - e più pericolosi - al mondo.

I corpi speciali in Italia

In Italia - 9° esercito più forte al mondo - ci sono quattro corpi speciali, uno per ogni Forza Armata. I loro compiti sono diversi: dall’azione diretta (come ad esempio la ricerca e il salvataggio degli ostaggi nelle zone di guerra) alle ricognizioni speciali, fino alle operazioni anti terrorismo.

A capo di questi corpi speciali c’è il Comando interforze per le operazioni delle forze speciali (COFS), a sua volta dipendente dal Capo di Stato Maggiore della Difesa. Questo oltre a gestire le azioni delle forze speciali (TIER 1) si occupa anche del supporto offerto dalle Forze per operazioni speciali (TIER 2) e dalle unità di coronamento (TIER 3).

Fanno parte del TIER 1 i seguenti corpi speciali:

  • 9° reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin dell’Esercito italiano, istituito inizialmente nel 1961 come “Battaglione sabotatori paracadutisti”. Questo gruppo di incursori è l’unico ad aver partecipato a tutte le missioni estere che l’Italia ha condotto dal dopoguerra ad oggi;
  • Il GOI (Gruppo operativo incursori) della Marina Militare - istituito dal 1960 - fa parte del COMSUBIN, il raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei”. Questo corpo speciale è stato impiegato nell’operazione Enduring Freedom mossa dagli Stati Uniti ai danni dell’Afghanistan dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. È dal 2005 che gli operatori del GOI sono distaccati in Afghanistan, dove sono inquadrati nella Task Force 45;
  • 17° Stormo incursori dell’Aeronautica militare ad oggi è il corpo speciale più giovane impiegato in Italia. Infatti è stato costituito il 1° marzo del 2003, appena quindici anni fa, come successore della Regia Aeronautica, dalla quale ha ereditato funzioni e tradizioni;
  • GIS (Gruppo intervento speciale) dell’Arma dei Carabinieri è stato costituito dal 1978 come unità d’elite delle Forze Armate. È dal 2004 però che il GIS è compreso nel gruppo dei corpi speciali italiani, da quando viene utilizzato specialmente per le operazioni in ambito antiterrorismo. I membri appartenenti a questo corpo speciale hanno una peculiarità: sono gli unici che oltre ad avere la qualifica di incursore hanno anche quella di agenti della pubblica sicurezza.

Ma se queste sono le forze speciali italiane, cosa succede negli altri Paesi? Ecco una lista dei corpi speciali più pericolosi e meglio attrezzati al mondo.

I corpi speciali nel resto del mondo

Partiamo dagli Stati Uniti, Paese dove molto probabilmente ci sono i corpi speciali più famosi al mondo: i Navy Seals. Questi più o meno equivalgono ai nostri GOI; i Navy Seal, infatti, sono i corpi speciali della marina statunitense (United States Navy). Il loro campo d’azione però è totale: il nome SEAL, infatti, non è altro che un acronimo che racchiude i diversi ambienti in cui questi operano: SE come mare (sea), A come aria (air) e L come terra (land).

Nessun ambiente quindi è precluso all’azione dei Navy Seal, i quali vengono impiegati perlopiù in conflitti e guerre non convenzionali e per le azioni anti-terrorismo. L’addestramento da seguire per diventare dei Seal è molto duro, come allo stesso tempo lo sono le attività per le quali questi sono impiegati. Basti pensare che il loro motto ufficiale è “l’unico giorno facile era ieri” (The Only Easy Day Was Yesterday).

Del corpo speciale dei Navy fanno parte anche gli Sniper, ossia i cecchini militari che vengono impiegati nelle zone di guerra. Molti sapranno di cosa parliamo grazie al film “American Sniper” che racconta delle gesta di Chris Kyle, il miglior cecchino della storia degli USA.

Tornando in Europa troviamo i SAS (Special Air Service), ossia il servizio aereo speciale del Regno Unito che ancora oggi è un vero e proprio modello per gli altri corpi speciali nel mondo. È probabilmente il più piccolo reggimento britannico, ma allo stesso tempo è anche il più segreto e popolare. Il merito molto probabilmente è dato anche dal fatto che il SAS è stato il primo corpo ad essersi specializzato nell’anti terrorismo.

Se il SAS si occupa della sicurezza e delle operazioni aeree sono le SBS (Special Boat Service) ad avere in mano quella dei mari; le operazioni via terra, invece, sono di competenza dello Special Reconnaissance Regiment (SRS) di cui fanno parte militari ben addestrati per stare per molto tempo nelle zone di guerra. Per questo motivo nel reclutamento viene dato spazio a coloro che parlano lingue mediorientali e che hanno tratti somatici poco anglosassoni.

La Francia, invece, dispone del GIGN - il Groupe d’intervention de la gendarmerie nationale - il corpo speciale impiegato nelle operazioni antiterrorismo e nella liberazione degli ostaggi. Per entrare nel GIGN bisogna completare un addestramento molto duro utile per creare dei militari in grado di cavarsela in qualsiasi situazione. Da parte sua lo Stato francese protegge i membri della GIGN mantenendo segreta la loro identità.

Passando al continente asiatico molto conosciuto - e temuto - è lo Special Service Group operativo in Pakistan. È conosciuto anche con il nome di Black Storks (“cicogne nere”) per il copricapo indossato dai suoi militari. Pensate che per far parte dei Black Storks bisogna completare un addestramento quasi impossibile per qualsiasi persona comune, costituito da una marcia di 60km da completare in 12 ore indossando tutta l’attrezzatura.

In Asia troviamo anche il corpo d’élite d’Israele, il Sayeret Matkal. Per far parte di questo corpo si deve dimostrare di saper resistere a qualsiasi pressione fisica e psicologica: compito principale di questa forza speciale, infatti, è di raccogliere informazioni operative in territorio ostile.

Da una costola del KGB (i servizi segreti operativi in Unione Sovietica fino al 1991) è nato il gruppo Alpha della Russia, uno dei corpi speciali più temuti al mondo che si occupa di tutelare la sicurezza nazionale contro ogni attività eversiva e sovversiva. Dotati di armamenti ultra tecnologici, le forze speciali del Gruppo Alpha sono specializzate nell’antiterrorismo e nel salvataggio degli ostaggi.

Infine chiudiamo con il 707° commando dell’esercito della Corea del Sud, chiamati anche “Tigri Bianche”. Per questo corpo speciale c’è una curiosità molto interessante: possono farne parte solamente coloro che dispongono di una cintura nera di Tae Kwon Do.

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