Il titolo è buy per gli analisti di Intesa Sanpaolo e sale a Piazza Affari in scia ai risultati di Richemont ma il settore lusso non è ancora fuori pericolo. Ecco cosa aspettarsi sul titolo.
Al Ftse Mib le azioni Moncler sono prime in classifica grazie a Richemont. L’indice pan-europeo STOXX 600 è salito dello 0,2% a metà mattinata, dopo essere sceso al minimo di sei settimane nella sessione precedente. Questo slancio positivo è stato innescato dai solidi risultati finanziari di Richemont, il gigante del lusso proprietario di marchi come Cartier e produttori di orologi di prestigio come Jaeger-LeCoultre, Iwc e Piaget. Nel terzo trimestre, le vendite di Richemont sono aumentate del 4%, raggiungendo i 5,59 miliardi di euro entro la fine di dicembre.
Tuttavia, il settore del lusso europeo rimane sotto pressione a causa dei timori sulla crescita economica legati al Pil cinese, che ha toccato minimi in trent’anni nel 2023.
La Cina, un mercato cruciale per il lusso, si confronta con una serie di sfide, tra cui la crisi immobiliare, la disoccupazione giovanile record e il rallentamento globale. Nonostante il dato annuale del Pil cinese abbia raggiunto il target intorno al 5%, segnala segnali di debolezza nei consumi a dicembre, aggravando le preoccupazioni degli investitori.
Le incertezze sulla tenuta dell’economia globale e le perplessità riguardo alla traiettoria dei tassi di interesse contribuiscono a creare un clima di cauto ottimismo nei mercati. La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha recentemente sottolineato la necessità di moderare le aspettative del mercato, affermando che le previsioni sono troppo ottimistiche.
La performance di Moncler potrebbe essere indicativa di una possibile ripresa nel settore del lusso, con gli analisti di Intesa Sanpaolo che recentemente hanno confermato il rating “buy” sul titolo indicando un target price a 60 euro.
Moncler: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Moncler rimbalza giovedì dopo aver messo sotto pressione il supporto statico a 51 euro, pari al 61,8% di ritracciamento (Fibonacci) del rialzo partito a novembre. La tenuta di quest’area potrebbe favorire un rimbalzo in direzione di 54,70 e di 56,90 euro, massimi di dicembre.
Per operare long su Moncler potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC2DQU2. Il certificato ha come sottostante Moncler e presenta una barriera distante attualmente il 14,7%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC98JW5, avente una barriera distante il 18,95% e come sottostante Moncler.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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