La fusione BPER-Unipol Banca potrebbe essere in dirittura d’arrivo? la conferma da Carlo Cimbri, amministratore delegato del Gruppo Unipol
Una fusione tra BPER e Unipol Banca è possibile.
A dirlo nientemeno che Carlo Cimbri, amministratore delegato del Gruppo Unipol, che ha precisato la strategia dell’istituto in occasione di una recente intervista rilasciata ad Affari e Finanza di Repubblica.
In quella sede, parlando appunto di una fusione Unipol-BPER, l’ad ha confermato la decisione aziendale di muoversi a fini difensivi, dato un contesto di mercato caratterizzato da valutazioni sui titoli azionari particolarmente basse.
Sottolineando il suo obiettivo di trarre vantaggio da un investimento finanziario, poi, Cimbri ha evidenziato il potenziale di sviluppo di BPER con la quale non ha escluso per questo la citata fusione.
“Noi pensiamo che BPER abbia un potenziale di sviluppo, in parte compresso dagli NPL, su cui sta lavorando e sui quali auspichiamo più intensità. Una banca che pulisce i suoi crediti può crescere e diventare un potenziale attore nelle aggregazioni che inevitabilmente ci saranno.”
Anche Unipol Banca potrebbe risultare un ottimo istituto una volta ripulito dai crediti deteriorati, ha continuato Cimbri.
“Ho sempre detto che potremmo venderla o farla confluire in un altro gruppo bancario. Stiamo perseguendo la seconda strada, perché vogliamo dare alla gente che ci lavora una prospettiva solida. Oggi Unipol Banca è un contributore positivo di qualunque gruppo in cui possa confluire, e grazie alla pulizia degli NPL è tra gli istituti con i migliori indicatori di solidità. BPER è una della possibili opzioni.”
Sulla scia dell’ipotesi di fusione BPER-Unipol Banca, la prima sta scambiando in rialzo del 2,61% su quota 3,35 euro, mentre il Gruppo di Cimbri sta salendo del 2,7% su quota 3,52 euro.
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