Marco Rizzo durante l’ultima puntata di Destra e sinistra sono la stessa cosa andata in onda sul canale YouTube di Money.it, ha parlato di un futuro di lacrime e guerra per l’Italia e l’Europa.
Un futuro di lacrime e guerra per l’Italia e l’Europa, visto che “l’agenda di Ursula von der Leyen è chiara” specie ora che anche la Commissione europea ha ottenuto il via libera dall’Eurocamera con la maggioranza più risicata della storia comunitaria.
Questo è il concetto espresso dal leader di Democrazia Sovrana e Popolare, Marco Rizzo, nel corso dell’ultima puntata di Destra e sinistra sono la stessa cosa andata in onda sul canale YouTube di Money.it
“Voi avete visto che alle elezioni europee lo scontro è stato catalizzato sulle due leader dei partiti più forti, il Partito Democratico con la Schlein e Fratelli d’Italia con la Meloni, e alla fine votano assieme la Commissione - ha spiegato Rizzo -. Quando noi diciamo che la destra e la sinistra sulle questioni fondamentali sono la stessa cosa, sono due facce della stessa medaglia, in realtà diciamo proprio questo. Perché gli atti fondamentali che poi determinano i destini dei paesi, dei popoli, delle nazioni sono questi”.
Senza i voti degli eurodeputati del Pd e di Fratelli d’Italia infatti la nuova Commissione europea sarebbe stata bocciata dalla plenaria di Strasburgo, con i due principali partiti nostrani che di fatto hanno salvato Ursula von der Leyen.
La questione di fondo è che “mentre l’America di Trump si distanzia dalla voglia di guerra, abbandona il percorso dei ‘neocondemocratici’, abbandona il discorso di quelli che volevano la guerra mondiale”, altri “non hanno ancora accettato questo verdetto, quindi da qua all’insediamento di Trump ne vedremo ancora delle belle”.
Rizzo così ha parlato di “finanziarizzazione” della crisi, ovvero che “a pagare saranno le classi medie e i ceti popolari, esattamente le classi medie e i ceti popolari che noi vogliamo unire in un nuovo percorso politico di sovranismo popolare”.
“Dal punto di vista delle scelte di questa Commissione europea - è la sentenza finale di Marco Rizzo - ci saranno lacrime a sangue dal punto di vista economico e sociale, poi la guerra, gli investimenti per la guerra, la preparazione della guerra alla Russia, perché di questo si tratta e quindi le cose non vanno assolutamente bene”.
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