Con una strategia consapevole di Pechino volta ad approfondire i legami mediorientali, sarà ancora più difficile per gli Stati Uniti destreggiarsi tra le diverse priorità geopolitiche.
Le spedizioni dall’India all’Europa attraverso il Medio Oriente potrebbero subire un cambiamento significativo in una logica di contenimento della Belt and Road (BRI) cinese. Nel corso del vertice del G20 di Nuova Delhi, infatti, l’amministrazione statunitense ha discusso con India, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti lo sviluppo di un nuovo collegamento intermodale dall’Asia meridionale attraverso il Medio Oriente e verso l’Europa, con miliardi di dollari destinati a essere spesi in ferrovie e porti.
La proposta, almeno sulla carta, potrebbe rappresentare un’alternativa alla BRI, l’ambizioso e controverso progetto infrastrutturale globale che unisce la Cina ai Paesi di tutto il mondo, avviato dieci anni fa dal presidente cinese Xi Jinping.
Secondo un rapporto pubblicato per la prima volta da Axios, il concetto del nuovo corridoio di trasporto prevede il transito di navi tra l’India e l’Arabia Saudita, poi treni attraverso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, probabilmente fino alla Giordania, quindi il passaggio di navi fino alla Turchia e da lì in poi in treno. I negoziati sono in corso e si ipotizza che Israele possa essere aggiunto al corridoio di trasporto. [...]
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