La sua capacità totale di 1,11 trilioni di piedi cubi di gas naturale è suddivisa su due linee: una dedicata alla Turchia e l’altra diretta verso l’Europa. Ma ora è a rischio.
Qualche settimana fa, l’Europa è tornata a fare i conti con la fragilità delle sue forniture energetiche a causa di un attacco al gasdotto TurkStream , una delle principali arterie per l’approvvigionamento di gas naturale dalla Russia verso l’Europa.
L’Ucraina ha lanciato un’operazione con nove droni per colpire una stazione di compressione nella regione di Krasnodar, nella Russia meridionale, mettendo ulteriormente in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture critiche europee.
Il TurkStream, operativo dal 2020, è un gasdotto strategico che trasporta gas naturale dalla Russia alla Turchia e, da lì, verso diversi Paesi dell’Europa sudorientale. La sua capacità totale di 1,11 trilioni di piedi cubi di gas naturale è suddivisa su due linee: una dedicata alla Turchia e l’altra diretta verso l’Europa. I principali beneficiari del TurkStream includono Ungheria, Serbia, Bulgaria, Grecia, Macedonia del Nord, Bosnia ed Erzegovina e Romania. Ungheria e Serbia, grazie ai loro stretti rapporti con Mosca, sono i più dipendenti da questo gasdotto. [...]
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