Accordo raggiunto tra Ue e Germania sugli e-fuels: non rientreranno nello stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. L’Italia e i biocarburanti tagliati fuori dall’intesa.
Sì ai carburanti sintetici, no ai biocarburanti. Anche sullo stop alle auto benzina e diesel del 2035 la Germania porta a casa l’intera posta mentre l’Italia resta fuori da ogni accordo a livello Ue. I carburanti sintetici, quindi, potranno essere utilizzati per auto e furgoni anche dopo il 2035.
La Commissione europea ha trovato l’accordo con il governo Berlino sullo stop per i motori tradizionali dal 2035, lasciando spazio alla proposta che il governo tedesco aveva posto come requisito per accettare la nuova normativa europea. Alla fine, quindi, l’intesa è stata trovata.
I dubbi della Germania derivavano dal fatto che si rischiava di andare incontro a uno stop per qualsiasi motore tranne quelli elettrici. Linea che non convinceva Berlino e che, peraltro, non convince neanche l’Italia. Ma qui iniziano le differenze: la Germania ha fatto la battaglia, alla fine vinta, sui carburanti sintetici, il governo Meloni sui biocarburanti, con risultati ben diversi.
L’accordo tra Ue e Germania sugli e-fuels
Ad annunciare il raggiungimento dell’accordo è stato il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, parlando dell’intesa sull’uso, in futuro, dei carburanti sintetici per le auto. A questo punto bisognerà modificare il testo, dando seguito alle misure necessarie per adottare le norme che saranno pienamente efficaci dal 2035 e a cui, però, l’industria europea si deve preparare per tempo.
L’intesa viene accolta molto positivamente da Berlino, come dimostrano le parole del ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing: “Abbiamo garantito l’elemento di neutralità tecnologica nell’ambito della regolamentazione dei limiti della flotta”. Con l’accordo, spiega Wissing, i veicoli con motore a combustione potranno essere immatricolati anche dopo il 2035 in caso di carburanti Co2 neutri, come quelli sintetici, che non rilasciano emissioni al momento della produzione.
Le lunghe trattative sui carburanti sintetici
L’accordo è arrivato dopo settimane di trattative tra Bruxelles e Berlino, ma anche sulla spinta di tanti Paesi Ue irritati dall’intransigenza della Germania. Il governo guidato da Scholz è però riuscito a ottenere rassicurazioni dall’Ue sul fronte dell’utilizzo dei cosiddetti e-fuels.
Stop auto benzina e diesel, l’Italia resta isolata
Il rischio, praticamente certo, è che ora l’Italia resti completamente isolata a Bruxelles. Il no di Roma alla normativa che imporrà lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035 non avrà più il suo principale alleato e difficilmente il governo Meloni riuscirà ancora a farsi ascoltare in sede comunitaria, considerando che ormai praticamente tutti gli Stati membri spingono per un accordo rapido. Senza includere i biocarburanti su cui puntava Palazzo Chigi.
A questo punto il margine di trattativa sulla legislazione europea in tema di auto green è ridotto all’osso: la Commissione dovrebbe approvare in tempi rapidi le misure per classificare anche le auto alimentate con e-fuel tra quelle per cui non scatterà lo stop nel 2035.
Un passo decisivo verrà mosso già martedì 28 marzo, quando i ministri dell’Energia si riuniranno a Bruxelles; arriverà in quella sede il via libera ufficiale della Germania alla normativa. A opporsi resteranno in pochi, tra cui l’Italia. Il voto contrario di Roma (insieme a quello polacco) non basterà per fermare l’iter.
L’Italia sperava di ottenere maggiori garanzie, soprattutto sui biocarburanti, spesso prodotti proprio nel nostro Paese. Al contrario i carburanti sintetici vengono prodotti soprattutto in Germania e in Islanda. Buona notizia per loro, quindi, ma decisamente meno buona per l’Italia che sulla partita delle auto green non riesce a portare a casa praticamente alcun risultato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA