Germania in recessione: Pil giù nel 2024 per secondo anno consecutivo. È crisi record

Laura Naka Antonelli

09/10/2024

Il ministro dell’Economia Habeck: “la Germania e l’Europa si trovano schiacciate tra la Cina e gli Stati Uniti, devono imparare a farsi valere”.

Germania in recessione: Pil giù nel 2024 per secondo anno consecutivo. È crisi record

L’annuncio ufficiale è arrivato: oggi il governo di Berlino ha reso noto che la Germania cadrà in recessione anche nel 2024, contraendosi per il secondo anno consecutivo.

Il Pil tedesco scenderà per la precisione dello 0,2%, quest’anno, dopo aver riportato una crescita negativa pari a -0,3% nel 2023.

Il downgrade del precedente outlook, tanto temuto e sussurrato negli ultimi giorni, è stato dunque confermato: Berlino è stata costretta a tagliare le stime annunciate nel mese di aprile, quando aveva reso noto di prevedere per il 2024 un’espansione del prodotto interno lordo pari a +0,3%.

Diffuse oggi anche le previsioni sul Pil tedesco relative al 2025 e al 2026, che sono di ritmi di crescita pari rispettivamente a +1,1% e a +1,6%.

A commentare il nuovo outlook è stato il vice cancelliere e ministro dell’Economia Robert Habeck, che ha ricordato che è dal 2018 che la Germania non riporta una crescita solida del Pil: responsabili, ha spiegato il ministro, sono i problemi strutturali del Paese, che si aggiungono alle sfide che l’intera economia globale sta affrontando.

Habeck ha sottolineato che, nel bel mezzo delle crisi esplose in tutto il mondo, “la Germania e l’Europa si trovano schiacciate tra la Cina e gli Stati Uniti, e devono imparare a farsi valere”.

Un appello, quello del vice cancelliere, che ricalca quello già lanciato agli inizi di settembre dall’ex presidente della BCE ed ex presidente del Consiglio Mario Draghi, durante la presentazione dell’attesissimo rapporto sulla competitività che era stato chiamato a redigere dalla presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen.

Crisi record per la Germania: in recessione per due anni consecutivi

Occhio a quanto ha detto anche Martin Wansleben, numero uno della Camera di Commercio e di Industria della Germania che, nel commentare le nuove previsioni sul Pil del governo, ha ricordato che fino a oggi il Paese ha sofferto due anni consecutivi di recessione solo una volta, nel 2002 e nel 2003, facendo notare contestualmente che il Pil è superiore rispetto ai livelli precedenti la pandemia Covid-19 solo di mezzo punto percentuale.

Non c’è mai stata una fase di debolezza così prolungata per l’economia tedesca”, ha aggiunto Wansleben.

Va detto che, secondo l’outlook del Fondo Monetario Internazionale (FMI), se le stime del governo di Olaf Scholz, tra l’altro alle prese con un brusco calo di popolarità, dovessero concretizzarsi, e il Pil tedesco battere in ritirata per il secondo anno consecutivo, la Germania si confermerebbe l’unico paese del G7 con un Pil in contrazione.

Al fine di rimettere in modo la crescita, il governo di Berlino ha varato un pacchetto di 49 misure che, ha rimarcato il ministro Habeck, “se realizzate, renderebbero l’economia più forte, facendo tornare al lavoro un numero più alto di persone”.

Il piano deve passare tuttavia l’esame di entrambi i rami del Parlamento, che si esprimeranno alla fine dell’anno.

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