In Germania c’è un allarme default per le aziende, che rischia di travolgere oltre 20.000 imprese come non accadeva nel 2017.
Altra tegola sulla Germania: sempre più aziende rischiano il fallimento.
Il numero di insolvenze aziendali sta aumentando di nuovo a un ritmo veloce: secondo i dati preliminari, a luglio sono stati presentati ai tribunali il 13,5% in più di procedimenti rispetto all’anno precedente, come riportato dall’Ufficio federale di statistica. A giugno, si è registrato un aumento a una sola cifra del 6,3% per la prima volta da mesi.
Secondo i risultati finali, a maggio ci sono state 1.934 domande di insolvenza aziendale. Ciò è stato il 30,9% in più rispetto a maggio 2023. I numeri sono l’ennesima prova della debolezza economica della Germania. Le industrie rischiano di essere travolte da debiti insolventi?
Germania, sempre più aziende pronte a fallire
L’economia tedesca è in stallo da quando l’attacco russo all’Ucraina ha tagliato fuori il Paese dalle forniture di gas su cui fa affidamento la sua industria.
Il prodotto interno lordo si è inaspettatamente contratto nel secondo trimestre e la crescita per l’intero anno è prevista dalla Commissione Europea a solo lo 0,1%.
“I segnali di allarme sulle insolvenze aziendali stanno aumentando”, ha affermato l’Associazione delle Camere di Commercio e Industria tedesche in una dichiarazione, aggiungendo che si aspetta che il numero totale superi la soglia delle “20.000 unità per la prima volta dal 2017”.
“Sono necessari urgentemente un alleggerimento dei costi energetici, delle tasse, della burocrazia e procedure di approvazione e pianificazione più rapide per offrire alle aziende condizioni migliori per il proprio business”, ha aggiunto.
Secondo l’Institute for Economic Research Halle (IWH), le attuali domande di insolvenza di luglio riguardano principalmente le aziende industriali. Il significativo aumento dei numeri di insolvenza comprende tutti i settori, ma è particolarmente forte nell’industria: dopo che 100 aziende industriali hanno presentato istanza di insolvenza a giugno, 145 lo hanno fatto a luglio.
I segnali sono ancora scoraggianti per la prima potenza economica europea.
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