Le app di delivery potrebbero essere meno tenute a rendere conto delle decisioni prese dagli algoritmi che gestiscono il lavoro dei rider. Con un rischio di minori tutele dei lavoratori.
A meno di tre anni dalle importanti proteste che hanno portato a una maggiore tutela per i rider, si prospetta un’inquietante inversione di rotta.
Una direttiva del Consiglio dei ministri dell’Unione europea e il decreto 1° maggio del governo Meloni, infatti, rischiano di minare i diritti e le tutele dei lavoratori del settore delle consegne a domicilio, prevedendo l’alleggerimento dell’obbligo di trasparenza per le aziende che usano algoritmi, tra cui appunto quelle relative alla consegna a domicilio di cibo.
La direttiva europea e l’indebolimento delle tutele
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