Governo, la conferenza stampa di Meloni in diretta: dal Reddito agli stipendi, cosa ha detto - Video

Alessandro Cipolla - Stefano Rizzuti

29/12/2022

Giorgia Meloni ha tenuto la conferenza stampa di fine anno: la diretta video dell’evento in cui la presidente del Consiglio ha fatto il bilancio di questi suoi primi mesi di governo.

Governo, la conferenza stampa di Meloni in diretta: dal Reddito agli stipendi, cosa ha detto - Video

Conferenza stampa Giorgia Meloni: la diretta video. È iniziato oggi alle ore 11.30, presso la nuova aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati, il classico appuntamento di fine anno organizzato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare.

Per Giorgia Meloni è stato il momento per fare il punto dei suoi primi due mesi di governo, proprio nel momento in cui il Senato ha approvato in maniera definitiva con il voto di fiducia la legge di Bilancio 2023.

Non sono mancati però temi spinosi, come prevedibile viste le polemiche generate dalla legge di Bilancio e dal decreto Rave. Oltre alla diretta video, qui di seguito si può seguire la cronaca live della conferenza stampa di Giorgia Meloni di Money.it per sapere cosa ha risposto la presidente del Consiglio alle domande dei giornalisti.

Conferenza stampa Giorgia Meloni: la diretta live

Governo, Meloni: “Tutto quello che abbiamo fatto è stato di destra”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rivendica, rispondendo a una domanda, che tutto ciò che è stato fatto dal suo governo rispecchi i canoni della destra: “Secondo la mia idea di destra, tutto quello che abbiamo fatto è stato di destra altrimenti non l’avrei fatto. E se non avessi condiviso qualcosa di quello che il governo ha fatto mi sarei rifiutata”. Meloni dice che, come eredità, vorrebbe lasciare “una nazione orgogliosa, ottimista, perché l’unico posto in cui non c’è stima dell’Italia è all’interno dei nostri confini”.

Ucraina, Meloni: “Per conferenza pace servono segnali che da Russia non arrivano”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si dice favorevole all’ipotesi di una conferenza internazionale di pace per l’Ucraina e “a tutto quello che possiamo fare per favorire la pace, ma il tema della pace non si ottiene solo rivendicandolo. Bisogna lavorarci e lavorarci concretamente, bisogna avere segnali e oggi non ci sono dalla Russia”. Meloni sottolinea di voler andare a Kiev entro la fine di febbraio, con la speranza che il 24 febbraio - data dell’invasione russa - possa essere una giornata risolutiva.

Patto di stabilità, Meloni: “Tutti d’accordo che non si tornerà alle regole precedenti”

Sul patto di stabilità, Meloni non si sbilancia ma fornisce alcune indicazioni sulle sue idee: “Le interlocuzioni sono già iniziate, non si è ancora entrati nel dettaglio delle proposte. Quello che posso dire è che siamo tutti d’accordo sul fatto che non si possa tornare alle regole precedenti e, per come la vedo io, erano comunque parametri sbagliati e a maggior ragione lo sono oggi. Penso che in passato il patto di stabilità e crescita sia stato concentrato più sulla stabilità che sulla crescita e oggi deve essere più concentrato sulla crescita e torno alla proposta dello scomputo dal calcolo deficit/Pil degli investimenti”.

Mes, Meloni: “Questione ratifica secondaria, perché nessuno accederà mai”

Secondo Giorgia Meloni la questione della ratifica del Mes è secondaria: confermando che l’Italia non accederà mai al Mes, la presidente del Consiglio sottolinea che a suo giudizio “neanche gli altri accederanno. Dopo la Grecia il Mes non è stato attivato da nessuno. Temo che quel fondo non verrà utilizzato, perché le condizionalità sono troppo stringenti”. Meloni invita quindi il direttore del Mes a un confronto sul tema.

Meloni parteciperà alle celebrazioni del 25 aprile

Giorgia Meloni risponde che parteciperà alle celebrazioni del 25 aprile e commenta i post di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia sul Msi: “Credo che sia un partito che ha avuto un ruolo nella storia repubblicana, il ruolo molto importante di traghettare verso la democrazia milioni di italiani che erano usciti sconfitti dalla guerra. È stato un partito che ha partecipato all’elezione dei presidenti della Repubblica, è stato presente in Parlamento, è stato al governo prima del congresso che l’ha trasformato in An. Può essere condiviso o non condiviso, ma è stato un partito della destra democratica e repubblicana, ha avuto un ruolo anche molto importante nel combattere la violenza politica, il terrorismo. Alcuni degli esponenti oggi al governo vengono da quell’esperienza e sono stati votati, bisogna rispettare questo voto”.

Flat tax, Meloni: “Lavoratori autonomi pagano sempre più dei dipendenti”

La presidente del Consiglio torna a difendere la flat tax, sostenendo che sia una “falsità” l’accusa per cui i lavoratori autonomi vengono favoriti rispetto ai lavoratori autonomi: “L’estensione della tassa piatta non discrimina i lavoratori dipendenti, è stato invece dimostrato come fino a 85mila euro il lavoratore autonomo, anche con la flat tax, paghi comunque di più o incassi di meno di un lavoratore dipendente. Perché, per esempio, l’autonomo paga da solo tutti i contributi”.

Presidenzialismo, Meloni rilancia: “Può solo far bene all’Italia dando stabilità”

In conferenza stampa, Meloni rilancia anche il tema del presidenzialismo: “È un obiettivo a cui tengo particolarmente, penso che si possa fare solo bene all’Italia con una riforma delle istituzioni che consenta di avere stabilità e di avere governi frutto delle indicazioni popolari, chiare. Sarebbero due principi capaci di restituire efficienza al nostro sistema”. Meloni ricorda di essere sempre partita dal semi-presidenzialismo alla francese non perché è il sistema suo preferito, ma perché si tratta di quello più condiviso. “La riforma la voglio fare”, ribadisce la presidente del Consiglio non escludendo l’iniziativa da parte del governo, ma la riforma potrebbe anche arrivare solo a livello parlamentare.

Ucraina, Meloni: “Invasione russa inaccettabile e incomprensibile”

Per Giorgia Meloni l’invasione russa dell’Ucraina è una “incomprensibile, inaccettabile guerra di invasione. Fin quando questo non accadrà noi difenderemo l’Ucraina, la sovranità di una nazione che sta dimostrando quanto creda nel valore della sua libertà”. Le scelte russe, sul piano politico, “ci sono e sono scelte di violazione del diritto internazionale e che se la comunità internazionale dovesse accettare farebbero crollare l’intero castello della nostra costruzione giuridica internazionale. Io temo che il principio che la Russia voglia far passare con l’invasione dell’Ucraina sia poco conveniente per tutti, cioè che chi è militarmente più forte può invadere il suo vicino”, afferma la presidente del Consiglio.

Qatargate, Meloni: “Non è Italian job, se mai Socialist job”

Meloni risponde a una domanda sul Qatargate e si dice infastidita da chi ha definito la questione come Italian job: “Non riguarda solo italiani, non è un tema solo italiano, forse un tema di partito, forse un Socialist job. Non riguarda l’Italia, come se fosse il grande corruttore d’Europa”.

Manovra, Meloni: “Non ci sono condoni”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, difende la tregua fiscale inserita dal governo nella manovra: “I condoni non ci sono nella nostra legge di Bilancio, abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, consentendo una rateizzazione. Le uniche cartelle che abbiamo stralciato sono quelle vecchie di più di sette anni e inferiori a mille euro perché conviene allo Stato”.

Fisco, l’impegno di Meloni: “Obiettivo primario è tagliare costo del lavoro”

Rispondendo a una domanda su un’ipotetica riforma fiscale per il futuro, Giorgia Meloni spiega quali sono i suoi obiettivi: “Confermo che sul tema della riforma fiscale vogliamo andare avanti, secondo direttrici visibili già nella manovra. Credo che le grandi questioni sulle quali lavorare per la riforma fiscale siano il taglio del costo del lavoro, su questo si deve fare molto di più. Noi abbiamo dato un segnale, costosissimo, aumentando di un punto il taglio già previsto. Abbiamo detto che il nostro obiettivo era arrivare a cinque punti di taglio del cuneo fiscale, vedremo se riusciremo a fare qualcosa di più o qualcosa di meno. L’altro obiettivo è una tassazione che tenga conto della composizione del nucleo familiare, quindi dei figli a carico”.

C’è poi una terza questione, una tassazione che “incentivi sempre di più chi si mette in gioco, con meccanismi premiali per chi crea ricchezza in Italia”. Sulla riforma del catasto, invece, la presidente del Consiglio apre a una mappatura ma assicura che “da questo governo non partirà mai un aumento della tassazione, soprattutto sulla prima casa”.

Pnrr, Meloni: “Ora inizia la parte difficile, obiettivi devono diventare cantieri”

La presidente del Consiglio ammette che nelle prossime fasi, per il Pnrr, ci possano essere delle difficoltà: “Ora si entra nella parte difficile del piano, perché finora erano programmazione e riforme, cioè sulla carta. Ora questi obiettivi devono diventare cantieri e qua ci sono delle difficoltà, per il caro energia e perché il piano è stato scritto in un mondo diverso dalle priorità di oggi”, replica a una domanda sul tema. Meloni prosegue: “È un lavoro molto complesso, è forse la questione a cui stiamo dedicando più tempo”.

Reddito di cittadinanza, Meloni: “Affrontiamo la sfida di trovare lavoro a occupabili”

La presidente del Consiglio parla della decadenza del Reddito di cittadinanza dopo sette mesi, nel 2023, per i beneficiari occupabili: “Abbiamo previsto sette mesi di copertura perché vogliamo affrontare la sfida di trovare a queste persone un posto di lavoro. Come si fa questo? L’Italia non spendeva circa 8 miliardi di euro del Fondo sociale europeo, interamente dedicato alla formazione e prevede che, in particolari condizioni, chi accede al percorso di formazione possa avere un rimborso spese. Abbiamo 8 miliardi della vecchia programmazione, 13 della nuova programmazione e anche il Pnrr prevede risorse per questo obiettivo. Cosa immagino di fare? Un meccanismo nel quale quando ci si reca in un centro per l’impiego, quel soggetto sia in grado di indicare dove viene chiesto lavoro e chi mi forma per quel lavoro. Formazione che si può fare con il Fondo sociale europeo, con un rimborso spese durante la formazione, per poi trovare lavoro. Purché ci sia la volontà, perché quando si parla di congruità bisogna capirsi: se non voglio accettare un lavoro sottopagato sono d’accordo, ma se il tema è non considerare questa mansione all’altezza delle mie aspettative e dei miei studi è diverso. Tutti vorremmo trovare il lavoro dei nostri sogni, ma non è capitato a tutto. Se non accetto un lavoro dignitoso, sono libero di farlo ma non pensando di farmi mantenere da chi paga le tasse, magari accettando un lavoro che non era quello dei suoi sogni”.

Covid, Meloni: “Contagiati provenienti da Cina positivi a varianti Omicron”

Meloni risponde a una domanda sulla situazione relativa al Covid in Italia dopo l’allarme scattato in Cina: “L’assessore Bertolaso, in Regione Lombardia, stava già sequenziando il virus di chi veniva dalla Cina perché abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando lo abbiamo già visto oppure no. La notizia che mi dà adesso il ministro Schillaci è che i primi 15 casi sequenziati sono varianti Omicron già presenti in Italia. Messaggio che dovrebbe essere abbastanza tranquillizzante. Per il futuro ci muoviamo in base a quello che dovremmo affrontare. Io credo che la soluzione siano sempre i controlli - continuano a essere utili tamponi, mascherine - ma il modello di privazione delle libertà conosciuto in passato non mi è parso così efficace. E lo dimostra il caso cinese. Per cui la mia idea è lavorare sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione”.

Meloni continua: “In Italia l’incidenza di Covid finora era in calo, sotto controllo. C’è questa nuova situazione determinata da quanto accaduto in Cina e ci siamo mossi immediatamente, in coerenza con quello che avevamo chiesto di fare in passato, per esempio il ministro Schillaci ha immediatamente disposto il tampone per chiunque arrivi dalla Cina, misura che rischia di essere non efficace se non viene presa a livello europeo, perché non possiamo farlo coi voli che arrivano da scalo. Per questo ho chiesto al ministro di scrivere al commissario europeo competente affinché sia l’Unione a decidere in questa direzione”.

Meloni: “Mi fido dei miei alleati, abbiamo approvato una manovra politica in tempi rapidi”

Mi fido dei miei alleati al governo, trovo un clima positivo nella maggioranza”, risponde la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla prima domanda dei giornalisti alla conferenza stampa di fine anno. Parlando della manovra appena approvata, Meloni continua: “Al di là di dibattiti che sono naturali all’interno di una maggioranza nella quale vi sono più partiti c’è una visione comune. Poi per me contano i fatti: abbiamo approvato la legge di Bilancio, una legge che non era facile, nella quale abbiamo scelto una manovra politica, scritta in tempi molto rapidi. L’abbiamo approvata in Consiglio dei ministri in un’ora, ho fatto parte di governi che hanno impiegato molto di più. La manovra non ha lasciato molto alle legittime rivendicazioni dei ministri né ai singoli parlamentari che potevano accostare, in passato, qualche risorsa a una questione specifica. Abbiamo messo tutte le risorse sulle grandi misure”.

Per il futuro, se il quadro energetico dovesse cambiare, Meloni si impegna a utilizzare le risorse per altre misure. “Abbiamo spostato le risorse sui giovani, sulle imprese, sulla produzione di nuova ricchezza e occupazione”, conclude Meloni ricordando che i soldi sono stati presi anche dalla rivalutazione delle pensioni più alte.

Manovra, via libera alla fiducia al Senato: diventa legge

Con l’approvazione della fiducia al Senato, la legge di Bilancio 2023 diventa legge. I voti a favore sono stati 107, quelli contrari 69. Una astensione.

Conferenza stampa Meloni, 45 le domande attese

Durante la conferenza stampa di fine anno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrebbe rispondere a 45 domande, secondo quanto previsto dalla lista di giornalisti accreditati che potranno porre una domanda. La conferenza stampa, dunque, dovrebbe durare non meno di 2-3 ore.

Al Senato voto di fiducia sulla legge di Bilancio

Al Senato sono in corso le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla legge di Bilancio, con lo scontato disco verde definitivo che arriverà entro la giornata di oggi.

Decreto Rave alle battute finali

Dopo una seduta fiume terminata alla 4 del mattino, la seduta alla Camera sul decreto Rave è stata sospesa per riprendere oggi alle ore 19: la scadenza per la conversione in legge del provvedimento è fissata per domani venerdì 30 dicembre.

Portavoce Meloni: “Ha creato un problema all’universo politico maschile

In una intervista al settimanale F, Giovanna Ianniello portavoce di Giorgia Meloni ha dichiarato che la presidente del Consiglio “ha creato un problema all’universo politico maschile, non sanno come rapportarsi a lei”.

Alle ore 11.30 la conferenza stampa

Prenderà il via alle 11.30 la classica conferenza stampa di fine anno, momento in cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrà rispondere al fuoco di fila delle domande poste dai giornalisti accreditati.

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