Gratta e vinci, tassa occulta con truffa per spingere a giocare

Patrizia Del Pidio

27 Giugno 2023 - 16:04

Gratta e vinci, una sorta di tassa occulta che grava sulla tassa più fragile della popolazione con una truffa che spinge la gente a continuare ad acquistare biglietti alla ricerca di quello vincente.

Gratta e vinci, tassa occulta con truffa per spingere a giocare

I gratta e vinci sono una passione tutta italiana che ormai esiste da 29 anni. Una passione che, ormai, è diventata talmente «normale» da non pesare più sul bilancio familiare, talmente è normale investire quei soldi nella speranza di vincere. Ma c’è davvero la possibilità di vincere con i gratta e vinci? Sicuramente si, i biglietti vincenti esistono, ci sono, e qualcuno dovrà pure acquistarli. Ma quello che non si prende in considerazione quando si spera nella vincita, è che le possibilità di essere uno dei fortunati vincitori milionari e talmente remota da essere quasi impossibile.

Da tenere presente, poi, che quando 29 anni fa i gratta e vinci sono stati messi in commercio costavano tutti 1.000 lire (ebbene si, c’erano ancora le lire allora), mentre oggi oltre ai gratta e vinci da 1 euro, si trovano in commercio anche quelli più costosi da 5 euro, da 10 e anche da 20 euro. Oggi se si acquista un gratta e vinci c’è solo l’imbarazzo della scelta e già dai nomi sono un invito a comperare per la speranza che danno di vincere.

La prima truffa è nei nomi

Ma la prima truffa è nei nomi che hanno dato ai gratta e vinci. Prendiamo ad esempio, quello da 20 euro: il Miliardario Maxi. Acquistandolo ci si aspetta, almeno, che il premio più grande sia nell’ordine del miliardo. E invece no. Il premio massimo è di 5 milioni di euro, che tolte le tasse lascia nelle tasche del vincitore 4 milioni di euro. E allora perché chiamare il gioco «Miliardario Maxi» se poi i miliardi non sono proprio in palio?

Queste, però sono solo sottigliezze, visto che quello di cui tutti non si rendono conto sono le possibilità di vincita. Per poter vincere il primo premio, quello di 4 milioni, le possibilità sono di 1 ogni 9,3 milioni. Un cifra assurda che, però, il nostro cervello non elabora nella giusta maniera.

E i gratta e vinci sono moltissimi perché a ognuno viene dato quello che cerca: diversificando le tipologie dei giochi si cerca di coinvolgere la più ampia fascia di popolazione possibile.

I gratta e vinci e gli altri premi

Ovviamente non c’è solo il primo premio, il più difficile da vincere, ma ci sono anche altri premi. Prendiamo un gratta e vinci alla portata di tutti, quello da 2 euro. Le probabilità dicono che si vince una volta su 4 e questo significa che, teoricamente acquistando 4 biglietti almeno 1 è vincente. Ma c’è un ma. Nel 60% delle vincite, però, si vincono 2 euro, che ovviamente non è una vincita ma semplicemente il rimborso del prezzo di acquisto del gratta e vinci.

E, quindi, le vincite promesse nella maggior parte dei casi portano a premi esigui e non a cifre che possono cambiare la vita.

Il gratta e vinci è una truffa nascosta, una sorta di tassa occulta che colpisce la parte di popolazione più vulnerabile, quella che ha bisogno della «botta di fortuna» per poter uscire da una situazione di indigenza, di povertà o semplicemente che ha bisogno di una svolta economica per cambiare vita.

La truffa che tiene attaccati alla speranza di vincere

Ma come fanno a fare in modo che le persone, anche non vincendo, continuino a giocare al gratta e vinci? Le strategie sono diverse e ne elenchiamo alcune:

  • near miss: ovvero il quasi vincente, se il numero vincente è il 54 si troverà il 55 o il 53 facendo pensare di aver sfiorato per poco la vincita;
  • la cosiddetta «vincita fasulla»: il 60% delle vincite sono rappresentate dalla cifra investita. In questo modo si può dire che vince un biglietto su 4, altrimenti si dovrebbe dire che a vincere è un biglietto su 9 (molto meno appetibile); poi anche se per una piccola cifra il giocatore ha il brivido di adrenalina della vincita;
  • I cartelli che annunciano le vincite: «qui sono stati vinti 10.000 euro» o qualcosa del genere, che si trovano appesi nei luoghi in cui si vendono i biglietti dei gratta e vinci. Un modo per far capire che la vincita è possibile ed è avvenuta proprio in quel posto;
  • con le strategie precedenti creano quella che è la strategia più potente, quella che fa pensare che qualcuno deve pur vincere.

Ma il gratta è vinci non è mai una questione di fortuna ma semplicemente una statistica matematica e proprio questo dovrebbe far comprendere quanto sia alta la certezza di perdere. Ma affinché il gioco funzioni e duri nel tempo c’è anche bisogno di qualcuno che vinca. Per ognuno che vince, però, c’è una moltitudine di perdenti che finanziano il gioco.

Quando si vuole acquistare un biglietto del gratta e vinci, d’ora in poi, è bene pensare che è molto più facile rientrare nella schiera dei perdenti che in quella, esigua, dei vincitori.

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