Contagi in risalita, arriva il green pass «rimodulato». Ecco cosa accadrà dal 31 marzo

Emiliana Costa

07/03/2022

I contagi da Covid-19 tornano a salire. Per questa ragione, il ministero della Salute ha pensato a un green pass «rimodulato» a partire dal 31 marzo. Entriamo nel dettaglio.

Contagi in risalita, arriva il green pass «rimodulato». Ecco cosa accadrà dal 31 marzo

Addio green pass a fine marzo? Non sarebbe proprio così. È partito il conto alla rovescia per la fine dello stato d’emergenza che terminerà il prossimo 31 marzo. Con esso cadranno una serie di restrizioni e potrebbero essere sciolti Comitato tecnico scientifico (Cts) e struttura commissariale (che finora si è occupata della campagna vaccinale).

Ma il grande punto interrogativo resta il green pass. Tra gli esperti è in atto un dibattito sull’opportunità di eliminare o meno il certificato verde. Il ministro della Salute Roberto Speranza invoca prudenza. Il rischio è quello di una nuova ondata Covid con l’arrivo dell’autunno. Non solo.

Negli ultimi giorni, contagi e valore Rt sono tornati a salire. Segno che la guardia deve restare alta. E allora cosa accadrà al green pass a partire dal 31 marzo? Entriamo nel dettaglio.

Green pass, cosa accadrà dal 31 marzo

Il Covid non è «sparito». Negli ultimi giorni - mentre l’attenzione sulla pandemia sta scemando, anche a causa della guerra in Ucraina - i contagi sono tornati a salire. E con essi l’indice Rt. «I casi stanno risalendo, +13% negli ultimi sette giorni. Con una stima dell’Rt a 1,3». Lo ha affermato all’Adnkronos Salute il fisico Giorgio Sestili, che analizza e monitora l’andamento epidemico di Sars-CoV-2. «Sono quattro le regioni dove il virus è in crescita, Umbria, Calabria, Molise e Valle d’Aosta».

Secondo l’esperto questa recrudescenza è dovuta «al fatto che è tutto aperto e stiamo meno attenti ma ancora c’è molto virus in giro, siamo ancora a marzo e fa freddo».

In questo contesto si inserisce il dibattito sul green pass. Il ministro Speranza è contrario all’eliminazione tout court del certificato verde, soprattutto sul lavoro. Cancellare l’obbligo di green pass, nel momento in cui tanti lasceranno lo smart working per tornare a lavorare in sede, potrebbe essere secondo Speranza pericoloso.

L’idea dunque del ministro della Salute è quella di una road map per l’allentamento delle restrizioni. Probabilmente l’obbligo di green pass sul lavoro verrà mantenuto almeno fino al 15 giugno, giorno nel quale terminerà l’obbligo di vaccino per gli over 50.

Dal 31 marzo dunque il green pass non andrà «gettato», verrà semplicemente rimodulato in base ai dati epidemiologici.

L’opposizione

Tra coloro che non sono favorevoli al mantenimento del green pass dopo il 31 marzo, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Secondo cui la curva sarebbe sotto controllo. «Non capisco - ha spiegato - come il presidente del Consiglio possa dire che termina lo stato di emergenza e che si vuole mandare avanti una misura come il green pass. Se non c’è più l’emergenza non c’è bisogno di dire alla gente che non ha il diritto di lavorare».

Ma i contagi tornano a risalire e la strada scelta dal ministero della Salute è quella della prudenza.

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