Trump ha emesso un nuovo ordine contro aziende cinesi: gli ultimi colpi del presidente USA - sconfitto alle elezioni - contro Pechino mandano in rosso l’Asia.
Guerra commerciale senza fine tra USA e Cina.
Trump ha inferto un nuovo colpo contro Pechino in questo scampolo di potere prima di lasciare, come si presume, la Casa Bianca a Biden.
Il presidente repubblicano ha firmato un ordine esecutivo che vieta agli statunitensi di investire in alcune società cinesi colpevoli di supportare l’esercito della potenza asiatica, minacciando la sicurezza USA.
Il nuovo ban ha rallentato i listini asiatici, marcando il ribasso in Borsa: cosa aspettarsi dall’ordine di Trump contro la Cina?
Trump contro la Cina: colpite importanti aziende
L’ordine esecutivo contro le aziende cinesi è un chiaro messaggio nei confronti di Pechino: la guerra commerciale non è mai finita e il nemico principale USA continua ad essere la nazione asiatica.
Trump ha voluto lasciare un ulteriore segno in questa ultima parte della sua amministrazione, in attesa dell’insediamento ufficiale di Biden (al netto delle battaglie legali e del riconteggio dei voti).
L’atto della Casa Bianca non è altro che un divieto per gli investitori statunitensi di possedere azioni - a titolo definitivo o tramite fondi di investimento - in società che secondo l’amministrazione aiutano e sostengono l’Esercito popolare di liberazione cinese (in chiave anti-USA).
Sono 31 le aziende prese di mira dal provvedimento, tra le quali spiccano importanti gruppi dei settori costruzioni e aerospazio gestiti dallo Stato, nonché società di tecnologia e comunicazioni come Inspur Group, Huawei e China Telecommunications Corp.
L’ordine scatterà a partire dall’11 gennaio 2021 e le transazioni con lo scopo di cedere la proprietà nelle società messe al bando saranno consentite fino all’11 novembre 2021.
Queste le parole di Trump presentando la sua ultima mossa contro la Cina:
“La Repubblica Popolare Cinese sta sfruttando sempre di più il capitale degli Stati Uniti come risorsa e per consentire lo sviluppo e la modernizzazione dei suoi apparati militari, di intelligence e di altri dispositivi di sicurezza.”
Lo stop agli investimenti in alcune società, quindi, è visto come fondamentale per salvaguardare la sicurezza degli Stati Uniti e le forze statunitensi all’estero, visto che tali aziende cinesi potrebbero sostenere progetti di armi di distruzione di massa e simili piani di destabilizzazione militare.
Di tutta risposta alla novità, gli scambi asiatici hanno evidenziato ribassi, con lo Shanghai Composite a trainare le perdite.
Biden confermerà la mossa anti-Cina di Trump?
La decisione di Trump non stupisce analisti e commentatori, visto che mantiene una certa coerenza con la feroce guerra commerciale e finanziaria mai smessa contro Pechino.
La questione che più interessa gli investitori, in realtà, è un’altra: Biden, una volta insediato alla Casa Bianca, manterrà l’ordine esecutivo?
I dubbi ruotano tutti intorno all’agenda democratica nei confronti di Pechino: sarà all’insegna della rottura o della continuazione con quella repubblicana? Probabilmente cambieranno toni e atteggiamenti, ma diversi scommettono sul mantenimento in sostanza di un approccio ostile il dragone..
Biden non ha definito una strategia dettagliata sulla Cina, ma tutte le indicazioni sono che continuerà un approccio duro.
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