L’esercito di Kiev è pronto a sferrare l’attacco finale per riprendersi Kherson: se i russi cedono, la guerra in Ucraina potrebbe arrivare a un punto di svolta.
La guerra in Ucraina potrebbe essere arrivata a un bivio. Per i media sarebbe ormai imminente l’attacco decisivo da parte delle truppe di Kiev per riprendersi Kherson, importante città dell’Est da mesi controllata dalla Russia.
Stando al Guardian, nelle scorse ore le forze russe avrebbero invitato la popolazione civile a evacuare la città, in quanto l’esercito ucraino sarebbe sul punto di sferrare una massiccia controffensiva per riconquistare Kherson.
Del resto da quando la pressione dell’Ucraina è iniziata a essere costante nella strategica città situata vicino l’estuario del fiume Dnepr, i funzionari di Mosca avrebbero già da tempo iniziato una evacuazione forzata della popolazione.
Bisogna ricordare che quella di Kherson è una delle quattro zone che sono state oggetto dei referendum, definiti farsa dall’Occidente e non riconosciuti dalla comunità internazionale, per l’annessione alle Russia.
In questo scenario, ci sarebbero dei fondati motivi per credere che una eventuale presa di Kherson da parte di Kiev, possa essere un avvenimento capace di cambiare la storia di questa guerra che va avanti da oltre otto mesi.
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Perché Kherson può cambiare la guerra in Ucraina
Quale potrebbe essere l’esito della guerra in Ucraina al momento appare essere una domanda senza risposta. Allo stato delle cose il conflitto potrebbe andare avanti ancora a lungo ma, né i Paesi coinvolti né l’Europa, possono permettersi una situazione in stile Siria.
La battaglia di Kherson potrebbe essere però l’elemento capace di rompere questa sorta di stallo che da mesi si è venuto a creare in Ucraina; questa scintilla però potrebbe portare la guerra verso una evoluzione auspicabile ma anche lungo un percorso molto più pericoloso.
Se l’Ucraina come pare a breve dovesse riprendere il controllo di Kherson, a quel punto la Nato potrebbe chiedere a Kiev di sedersi al tavolo delle trattative: a quel punto un cessate il fuoco, preludio della pace, non sarebbe più una prospettiva impensabile.
Del resto Oltreoceano di recente è filtrata la voce di come la Casa Bianca abbia chiesto al governo ucraino di essere meno netto nel rigettare tutte le ipotesi di dialogo, visto che Volodymyr Zelensky ha più volte ribadito che rigetterà ogni velleità diplomatica fino a quando la Russia continuerà a occupare suolo ucraino.
Se invece anche dopo la presa di Kherson il presidente Zelensky dovesse continuare a ignorare ogni appello alla diplomazia, nella speranza di poter vincere questa guerra sul campo, allora il conflitto in corso dallo scorso 24 febbraio potrebbe aumentare di intensità.
I soldati russi da tempo stanno scavando trincee nella speranza di poter bloccare l’avanzata ucraina e di solidificare la propria presenza nei territori occupati; Vladimir Putin infatti potrebbe “accontentarsi” della Crimea e di parte del Donbass, ma per Zelensky questo scenario sarebbe inaccettabile.
Allo stesso tempo, Putin se dopo aver perso Kherson dovesse vedere le sue truppe indietreggiare anche nel Donbass, a quel punto potrebbe decidere di utilizzare le tanto temute armi tattiche nucleari: ecco perché la battaglia in corso sul fiume Dnepr potrebbe cambiare il destino di questa guerra.
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