4 temi chiave guidano i mercati oggi: cosa succede nelle Borse e perché gli investitori osservano soprattutto Giappone, Francia, Stati Uniti?
I mercati si apprestano a chiudere una settimana densa di eventi che hanno lasciato il segno nelle Borse mondiali, dalle elezioni europee, ai dazi Ue sulle auto elettriche cinesi, alla riunione Fed fino all’incontro della banca centrale giapponese chiuso ieri.
Mentre l’Europa è alle prese con una instabilità politica innescata dall’avanzata delle destre più estreme nel Parlamento Ue e nelle elezioni anticipate della Francia, gli investitori osservano attentamente gli Usa, in attesa di un primo taglio ai tassi che ancora non arriva. Le valute sono inoltre grandi protagoniste, con lo yen in primo piano dopo Bank of Japan.
La giornata dei mercati svela almeno 4 protagonisti assoluti.
1. Yen ai minimi
Lo yen è crollato ai minimi di oltre un mese dopo che la Banca del Giappone ha mantenuto una stretta sui tassi e ha dichiarato che taglierà gli acquisti di obbligazioni in futuro.
Sfidando le aspettative del mercato, la BOJ ha dichiarato al termine della riunione politica di due giorni che continuerà ad acquistare titoli di Stato al ritmo attuale e che illustrerà i dettagli del suo piano di tapering per i prossimi uno o due anni solo durante l’incontro di luglio.
I mercati si aspettavano che la banca centrale annunciasse una riduzione dei suoi massicci acquisti di obbligazioni questo mese. Lo yen è scivolato di circa lo 0,6% a 157,99 per dollaro, il livello più debole in più di un mese.
2. Obbligazioni in Francia sotto pressione
La disfatta dei bond francesi si è aggravata in un contesto di incertezza politica.
I titoli del Paese sono crollati giovedì a causa delle preoccupazioni che il partito di estrema destra di Marine Le Pen introdurrà politiche fiscali più accomodanti se vincerà le prossime elezioni, aumentando l’indebitamento del Paese già sotto pressione.
Il premio che la Francia paga sul suo debito rispetto alla Germania è salito vertiginosamente questa settimana, al ritmo della più grande mossa che risale alla crisi del debito europeo nel 2011. I futures sulle obbligazioni francesi sono sostanzialmente stabili oggi.
3. Euro dollaro in calo
La coppia EUR/USD viene scambiata su una nota piatta intorno a 1,0730 all’inizio di venerdì. Il rialzo della coppia potrebbe essere limitato a causa dell’incertezza che circonda le elezioni parlamentari europee.
Il biglietto verde ha ripreso la sua posizione rialzista giovedì, lasciandosi rapidamente alle spalle la svendita post-IPC vista mercoledì e riguadagnando equilibrio in mezzo alle prospettive di un solo taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno, con i mesi di settembre e dicembre i più probabili per una diminuzione del costo del denaro.
Secondo un’aanalisi di Fxstreet, nel breve termine, il recente taglio dei tassi da parte della Bce rispetto alla posizione di mantenimento della Fed ha ampliato il divario politico tra le due banche centrali, esponendo potenzialmente il cambio EUR/USD a ulteriore debolezza. Tuttavia, nel lungo termine, la ripresa economica emergente nell’Eurozona, combinata con i rallentamenti percepiti nell’economia statunitense, dovrebbe contribuire a mitigare questa disparità, offrendo un certo supporto alla coppia.
4. G7 contro la Russia
Sul fronte geopolitico, i mercati osservano anche quanto accade nel G7 in corso in Italia.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha accolto favorevolmente un nuovo accordo sulla sicurezza, con i piani per 50 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina e l’ampliamento delle sanzioni contro Mosca. Sta inviando un chiaro segnale al presidente russo Vladimir Putin che gli Stati Uniti e i loro alleati non “si tireranno indietro” dal loro sostegno a Kiev.
Nel frattempo, l’ultima ondata di sanzioni statunitensi ha effettivamente posto fine a tre decenni di scambi giornalieri tra dollaro e rublo russo, transazioni iniziate per la prima volta nel crepuscolo dell’Unione Sovietica.
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