Ogni carry trade è intrinsecamente rischioso e questo vale particolarmente per quelli finanziati con valute rifugio.
Da tempo il franco svizzero è utilizzato nella strategia di carry trade, in cui i trader prendono in prestito valute a basso tasso di interesse per investire in asset che offrono rendimenti più elevati. L’attrattiva di questa valuta si è rafforzata ulteriormente con il declino dello yen. I carry trade in yen sono crollati in agosto a seguito di una forte rivalutazione della valuta, innescata da deboli dati economici statunitensi e un inaspettato aumento dei tassi da parte della Banca del Giappone, contribuendo a scatenare turbolenze sui mercati globali.
La Banca Nazionale Svizzera (SNB) è stata la prima tra le principali banche centrali a innescare un ciclo di allentamento all’inizio dell’anno, e il suo tasso chiave di interesse attualmente si attesta all’1,25%, permettendo agli investitori di prendere a prestito franchi a basso costo per investimenti all’estero. In confronto, i tassi di interesse sono compresi tra il 5,25% e il 5,50% negli Stati Uniti, il 5% in Gran Bretagna e il 3,75% nella zona euro.
Il franco è vicino ai massimi degli ultimi otto mesi contro il dollaro e ai massimi di nove anni contro l’euro, riflettendo il suo status di valuta rifugio e le aspettative di tagli ai tassi in Europa e negli USA. Tuttavia, gli investitori sperano in un declino graduale del valore della valuta che potrebbe potenziare i rendimenti dei carry trade.
[...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA