I guai di Cina e Russia in 2 grafici

Violetta Silvestri

21/02/2024

Cina e Russia affrontano un periodo economico complesso per diversi motivi: 2 grafici ci spiegano perché le due potenze sono in crisi, con un focus su alcuni settori chiave.

I guai di Cina e Russia in 2 grafici

Cina e Russia non attraversano un periodo roseo a livello economico per diversi motivi.

Se il dragone si trova in difficoltà nel rilanciare la ripresa dopo le rigide misure contro la pandemia e, soprattutto, a causa della profonda crisi del settore immobiliare, Mosca è intrappolata da due anni in una guerra che sta avendo un impatto. Soprattutto sul comparto energetico.

In 2 grafici elaborati dagli esperti di Ispi si possono estrapolare altrettante valutazioni sullo stato di salute delle due potenze, ormai rivali economiche e politiche del blocco occidentale. Tra i guai dell’economia cinese e russa ne spiccano un paio degni di nota, che offrono un quadro anche più ampio su come il mondo sia in una fase di cambiamento dagli esiti incerti.

1. Fuga dalla Cina per gli investitori stranieri

Le prospettive incerte e deboli della Cina stanno spingendo gli investitori stranieri a cercare altrove opportunità di guadagno. Questo è quanto emerso da alcuni dati dell’anno scorso, quando la quantità di azioni cinesi possedute da investitori stranieri è diminuita per il secondo anno consecutivo, poiché il crollo del mercato ha ridotto il valore delle partecipazioni e i trader hanno cercato rendimenti più elevati in altri asset e Paesi.

Investimenti diretti esteri in Cina Investimenti diretti esteri in Cina investimenti in entrata, dal 2000 al 2023

L’anno scorso è stato davvero cupo per l’afflusso di capitali dall’estero, con un livello registrato che è il peggiore in oltre 20 anni.

Secondo i dati diffusi dalla Banca popolare cinese, alla fine dello scorso anno le entità straniere possedevano 2.800 miliardi di yuan (390 miliardi di dollari) di azioni cinesi onshore. Si tratta di un calo del 13% rispetto a 12 mesi prima e di quasi il 30% rispetto al picco della fine del 2021.

I numeri hanno mostrato anche il disinvestimento da parte dei fondi globali dalle azioni onshore della Cina per tutto il 2023 mentre cercavano alternative in altri mercati, come India e Giappone. Le vendite incessanti sono continuate nel nuovo anno, con gli stranieri che hanno scaricato 14,5 miliardi netti di yuan (2 miliardi di dollari) di azioni a gennaio attraverso collegamenti commerciali con Hong Kong, secondo Bloomberg.

2. In Russia è crisi del gas?

Russia e materie prime energetiche: a che punto siamo a due anni dalla guerra in Ucraina? Un grafico Ispi elaborato sui numeri di Energy Institute, ENTSOG, FT ha mostrato il tramonto della potenza russa derivante dalla vendita di gas.

Export gas russo Export gas russo dal 2015 al 2023

Il conflitto ucraino ha senza dubbio rivoluzionato tutto il comparto dell’energia a livello mondiale, con lo stop alle importazioni russe di gas da parte dell’Europa a trainare un cambiamento epocale. Se, infatti, ora sono gli Usa a giocare un ruolo da protagonista per le forniture di Gnl nel vecchio continente, Mosca vive un periodo di riassestamento del settore. Con la Cina emersa come l’acquirente di spicco, le entrate del colosso Gazprom sono comunque diminuite sensibilmente.

Lo stesso Putin ha dichiarato che è meglio per la Russia non essere troppo dipendente dall’energia.

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