Quali sono i Paesi Ue con una maggiore quota di popolazione a rischio povertà o esclusione sociale? La classifica, con l’Italia nella lista dei primmi 10.
Quali sono stati i Paesi Ue con più persone a rischio povertà nel 2023?
La classifica aggiornata allo scorso anno consente di mettere a confronto i 27 membri dell’Unione europea sulla quota di popolazione minacciata maggiormente di scivolare nella trappola della povertà o dell’esclusione sociale. Dove si colloca l’Italia in questa lista?
Per rispondere alla domanda e offrire una panoramica sulla situazione europea, occorre innanzitutto precisare come sono stati calcolati i dati dai quali è scaturita la classifica.
L’Eurostat, ente erogatore dell’analisi, ha preso in esame tre parametri che sommati quantificano il rischio povertà o esclusione sociale. Queste tre misure comprendono: il numero di persone con un reddito disponibile equivalente inferiore alla soglia di rischio di povertà; il numero di persone che soffrono di grave deprivazione materiale e sociale (che non possono permettersi almeno almeno 7 su 13 beni considerati basilari per una vita quotidiana dignitosa); il numero di persone (di età inferiore ai 65 anni) che vivono in una famiglia con un’intensità di lavoro molto bassa.
Dalla combinazione di questi dati, è emersa la classifica dei Paesi Ue con più persone a rischio povertà o esclusione sociale. Ecco quali sono e dove di posiziona l’Italia.
I 10 Paesi Ue con più popolazione a rischio povertà. C’è anche l’Italia
Secondo i dati Eurostat relativi al 2023, 94,6 milioni di persone che vivono nell’Ue (o poco più del 21% della popolazione totale Ue) sono state a rischio di povertà o esclusione sociale.
L’analisi ha mostrato che questa cifra è rimasta relativamente stabile rispetto all’anno precedente (95,3 milioni nel 2022, ovvero il 22% della popolazione), senza un miglioramento degno di nota.
Nello specifico, ecco i 10 Paesi Ue che hanno riscontrato un numero maggiore di persone a rischio povertà o esclusione sociale (quota percentuale sul totale della popolazione approssimata):
- Romania: 32%;
- Bulgaria: 30,0%;
- Spagna: 26,5%;
- Grecia: 26%;
- Lettonia: 25,5%;
- Lituania: 24,0%;
- Estonia: quasi il 24%;
- Italia: 22,8%;
- Lussemburgo: oltre il 21%;
- Germania: oltre il 21%
Il nostro Paese si colloca al di sopra della media europea, con 13 milioni 392mila persone a rischio povertà o esclusione sociale. Il dato è diminuito rispetto all’anno precedente.
Da evidenziare che le quote più basse sono state registrate nella Repubblica Ceca (12%), Slovenia (13,7%) e Finlandia (15,8%). Questo il grafico completo fornito da Eurtostat:
Il rapporto Eurostat ha inoltre sancito che il rischio di povertà o di esclusione sociale era molto più elevato per le donne (rispetto agli uomini), i giovani adulti (rispetto agli individui di mezza età o anziani), le persone con un basso livello di istruzione (rispetto a quelle con un livello di istruzione medio o terziario) e, in particolare, per i disoccupati per tutti i Paesi Ue.
La condizione lavorativa, come prevedibile, ha avuto un maggiore impatto nell’accentuaare il rischio di povertà o esclusione sociale. “Nel 2023, mentre il rischio di povertà o esclusione sociale nell’UE era dell’11,3% per gli occupati e del 18,7% per i pensionati, era di quasi due terzi (66,3%) per i disoccupati e si attestava al 43,2% per le altre persone inattive, in altre parole coloro che, per un motivo diverso dal pensionamento, non lavoravano o erano disoccupati”, si legge nella nota.
Da notare, infine, che anche i bambini e gli adolescenti - di età inferiore a 18 anni - hanno pesato in modo rilevante sulla quota di persone a rischio povertà o esclusione sociale, con un 24,8% totale in Ue.
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