I prezzi di Shein e Temu rischiano di aumentare, ecco perché

Violetta Silvestri

1 Agosto 2024 - 16:53

Gli acquisti su Shein e Temu potrebbero diventare più costosi. L’Ue vuole infatti imporre dazi e aumentare le tasse sui colossi dell’e-commerce. Cosa aspettarsi e qual è il piano europeo?

I prezzi di Shein e Temu rischiano di aumentare, ecco perché

I prezzi di Shein e Temu stanno per salire? Il rischio in Europa c’è.

La Commissione Ue, infatti, imporrà il pagamento di tasse alle grandi piattaforme cinesi di vendita online, come Aliexpress e le famose Temu e Shein.

Le piattaforme di e-commerce cinesi hanno avuto un enorme impatto sul commercio occidentale grazie a una ricetta vincente per il business: produzione a basso costo, spedizioni dirette attraverso potenti canali logistici e profitti molto bassi. Sono quindi diventati giganti globali e dominano il mercato di innumerevoli prodotti, dalla moda all’elettronica.

Questi colossi del commercio online hanno iniziato a pagare l’IVA solo da luglio 2021 e sono tuttora esenti da dazi doganali e tariffe per le spedizioni di valore inferiore a 150 euro. Ma l’Europa sta per cambiare questo sistema, con l’introduzione di dazi. E, quindi, rendendo più costosi i beni acquistati su Shein e Temu.

I prezzi di Shein e Temu stanno per salire in Europa grazie al piano Ue

La Commissione Europea non ha dubbi sul fatto che le piattaforme cinesi pratichino una concorrenza sleale. Per questo, secondo il quotidiano britannico Financial Times, quest’estate proporrà l’eliminazione della soglia minima di 150 euro per imporre dazi doganali su tutti gli ordini provenienti dall’esterno dell’Ue, e non solo dalla Cina. Le tariffe sarebbero quindi introdotte per livelli anche più bassi di spesa.

Si tratta di una misura già proposta nel maggio dello scorso anno e che mira a tutelare l’industria locale rendendo i prodotti cinesi più costosi. Lo stesso è accaduto con le auto elettriche del colosso asiatico, che ora costano fino al 38,1% in più a causa delle tariffe entrate in vigore questo mese.

L’anno scorso sono entrati nell’Unione europea 2,3 miliardi di euro di beni tramite le piattaforme. I commercianti europei cominciano a protestare per questa ondata di prodotti a bassissimi prezzi con i quali loro, con costi più alti per la gestione di un negozio fisico, non possono competere.

Gli Stati Uniti propongono di fare la stessa cosa. Soprattutto perché, dall’altra parte dell’Atlantico, le regole sono ancora più favorevoli al commercio online cinese: tutti i prodotti che costano meno di 800 dollari entrano senza pagare alcuna tassa.

Una condizione che non sembra più essere tollerabile in Occidente. Per questo, prezzi più alti su Shein e Temu sono all’orizzonte.

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