Zero carne, latte, latticini, no auto di proprietà, solo tre capi di abbigliamento l’anno: sono le misure draconiane volte a trasformare radicalmente i comportamenti delle persone entro il 2030.
L’adagio del Forum di Davos, “Non avrai nulla e sarai felice” riecheggia nel recente rapporto The future of urban consumption in a 1.5°c world, di C40, una rete globale che riunisce 100 sindaci delle principali città del mondo (tra cui il sindaco di Milano, Beppe Sala), che ha lanciato un piano ambizioso per una riconfigurazione sociale e antropologica in linea con il cosiddetto «Grande Reset» di Klaus Schwab.
Benvenuti nel 2030
Nel breve saggio di Ida Auken, ex ministro dell’ambiente danese, membro del Forum di Davos dove si occupa di politica europea e di progettare l’urbanizzazione del futuro, dal titolo emblematico: “Benvenuti nel 2030, dove la proprietà privata e la privacy non esistono”, si prospetta proprio una visione pauperista e neoambientalista che rimanda al progetto tecno-utopistico del Grande Reset, in cui la tecnologia e la sharing economy avranno sostituito la proprietà privata, liberando la popolazione dalla povertà; in cambio, la cessione della privacy e lo stravolgimento dell’attuale “normalità”, già intaccata dall’era pandemica. [...]
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA