Giornata nera per il lusso che crolla in Borsa in Europa: quale avvertimento dal marchio Gucci e dal mercato della Cina?
Lusso sotto i riflettori oggi: le azioni Kering crollano, con una perdita di oltre il 13% mentre si scrive.
Si prospetta la giornata peggiore mai registrata dopo che la società francese di beni di lusso ha avvertito che le vendite del primo trimestre del suo marchio di punta Gucci sarebbero diminuite di circa il 20% a causa della debolezza in Asia.
Il titolo Kering ha registrato un tonfo di circa il 15% nelle prime sessioni di negoziazione, cancellando circa 7,9 miliardi di euro dalla sua capitalizzazione di mercato e trascinando verso il basso i prezzi delle azioni di altre importanti società di beni di lusso come LVMH e Hermes.
In generale, le Borse europee sono state appesantite dal crollo delle azioni del lusso che hanno spazzato via più di 30 miliardi di dollari dal loro valore di mercato. Al centro dell’attenzione del settore c’è il mercato cinese. La crisi del dragone può influenzare i grandi brand del lusso?
Tonfo del lusso, l’avvertimento crisi da Gucci
Le azioni di Kering sono crollate dopo che il gruppo francese del lusso ha avvertito che le vendite di Gucci, il suo marchio più grande, sono diminuite di circa il 20% nel primo trimestre.
Il tonfo delle vendite di Gucci – più dipendente dalla Cina rispetto ad alcuni concorrenti del lusso – è dovuto a un calo più ripido del previsto nella regione Asia-Pacifico. Il gruppo di moda ha cercato di rivitalizzare il marchio italiano che rappresenta circa i due terzi dei profitti, senza successo. L’avvertimento probabilmente susciterà nuove speculazioni su come Kering potrebbe ridurre la sua dipendenza dal brand che vacilla e le cui fortune hanno oscillato bruscamente nel corso degli anni in risposta al cambiamento dei gusti.
Kering prevede che le vendite del gruppo diminuiranno di circa il 10% per i primi tre mesi dell’anno, un dato significativamente peggiore rispetto alle aspettative di consenso per un calo del 3%. “Gucci ha riscontrato alcuni problemi specifici dell’azienda per alcuni trimestri, ma questo aggiornamento susciterà ulteriori preoccupazioni sullo stato della spesa dei consumatori e sull’economia cinese”, hanno scritto gli analisti di Vital Knowledge in una nota ai clienti.
Il lusso teme la Cina: cosa può accadere?
Al di là delle sfide di Kering, gli analisti hanno segnalato l’aggiornamento come un potenziale freno per il settore del lusso, e Citi lo ha definito “un segnale piuttosto preoccupante”.
Le aspettative di una forte ripresa in Cina sono state deluse dal rallentamento dell’economia, dalla crisi del debito nel settore immobiliare chiave e dall’elevata disoccupazione giovanile. Il settore del lusso “comincia a rivelare fratture, particolarmente evidenti nel caso di Kering. Il fattore alla base di questi sviluppi è lo stato incerto del consumatore cinese”, ha affermato Florian Ielpo, responsabile della ricerca macro presso Lombard Odier Asset Management.
La società di consulenza Bain prevede una crescita a una cifra media per il mercato cinese del lusso quest’anno, dopo un aumento del 12% nel 2023.
Gli analisti hanno notato fortune divergenti per i marchi di moda di fascia alta mentre la crescita del settore rallenta, con marchi che si rivolgono a clienti di livello molto alto, come Hermes e LVMH, che hanno sovraperfomrmato rivali più piccoli come Burberry. L’etichetta britannica, che sta subendo una ristrutturazione del marchio, ha emesso un profit warning a gennaio.
Barclays prevede che la crescita delle aziende del lusso di fascia alta quest’anno sarà pari a circa il 5%, in calo rispetto al quasi 9% dell’anno scorso poiché i consumatori più giovani diventano più frugali a fronte dell’aumento dei costi.
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