Il piano di Elon Musk per tagliare la spesa pubblica USA

Violetta Silvestri

13 Gennaio 2025 - 11:45

Cosa prevede il piano di Musk per tagliare la spesa pubblica USA? Il programma per una drastica revisione del bilancio federale è ancora vago e con alcuni punti discutibili.

Il piano di Elon Musk per tagliare la spesa pubblica USA

Cresce l’attesa sul piano di Elon Musk per tagliare la spesa pubblica USA, fortemente voluto da Trump per razionalizzare le finanze federali grazie all’intuito e al carisma dell’uomo più ricco del mondo.

Il Dipartimento per l’efficienza governativa, o DOGE - apparentemente un riferimento ammiccante alla criptovaluta preferita da Musk, il dogecoin - è stato annunciato per la prima volta dal tycoon subito dopo la sua vittoria elettorale.

“Diventerà, potenzialmente, il ’Progetto Manhattan’ dei nostri tempi”, aveva scritto il presidente eletto sulla sua piattaforma social, riferendosi a un programma top secret della Seconda Guerra Mondiale per sviluppare armi nucleari. Ma nonostante l’entusiasmo di Trump, c’è poca chiarezza sia sul DOGE - che non è un dipartimento governativo ufficiale ma dovrebbe trattarsi di un organo consultivo - e su come funzionerà.

E, soprattutto, poco è stato svelato con certezza su questo progetto di razionalizzazione della spesa pubblica targato dal duo Elon Musk e l’ex candidato repubblicano alla presidenza, Vivek Ramaswamy. Quanti soldi saranno effettivamente tagliati? Quali voci della spesa federale verranno drasticamente diminuite?

Il piano di Musk sulla riduzione e sull’efficienza della spesa pubblica al momento non solo risulta ancora piuttosto vago, ma si sta palesando come irrealistico nell’obiettivo ambizioso iniziale di far risparmiate gli USA ben 2.000 miliardi di dollari.

Nonostante tutta questa “potenza di fuoco” promessa, molti esperti di bilancio stanno esprimendo scetticismo sullo sforzo e sulle ambizioni di riduzione dei costi.

Musk: il piano per tagliare la spesa pubblica in numeri. I conti non tornano?

Il piano di Musk sulla riduzione della spesa pubblica era partito con numeri davvero straordinari: inizialmente, il miliardario aveva affermato che lo sforzo del DOGE avrebbe potuto portare ad almeno 2 trilioni di dollari di tagli dal bilancio federale di 6,75 trilioni di dollari.

La cifra, però, è stata già messa in discussione dallo stesso Musk, che ha ritirato la sua precedente affermazione, dichiarando in un’intervista trasmessa in streaming su X l’8 gennaio:

“Se proviamo a raggiungere i 2 trilioni di dollari abbiamo buone possibilità di ottenerne uno. E se riusciamo a ridurre il deficit di bilancio da 2 trilioni a 1 trilione di dollari e in un certo senso liberare l’economia per avere una crescita aggiuntiva, in modo che la produzione di beni e servizi tenga il passo con l’aumento dell’offerta di moneta, allora non ci sarà inflazione. Quindi, penso, questo sarebbe un risultato epico.”

Il ripensamento sulle cifre molto racconta su quanto questa missione di Musk sia stata finora molto propagandistica e poco concreta. Secondo la maggior parte degli analisti, raggiungere l’obiettivo sarà una sfida enorme, dato che circa due terzi della spesa federale attuale sono destinati a programmi che Trump ha promesso di non tagliare o che non sarebbe in grado di tagliare, tra cui quelli di previdenza sociale e Medicare per i pensionati, i sussidi per la difesa e i veterani e il pagamento degli interessi sul crescente debito pubblico di 36 trilioni di dollari.

I conti reali del Governo federale USA svelano che nell’anno fiscale 2023 la spesa totale è stata di 6,1 trilioni di dollari, secondo l’ente apartitico Congressional Budget Office. Di questi, circa 3,8 trilioni erano già esclusi dai tagli fin dal primo giorno, poiché destinati a programmi obbligatori come i sussidi della previdenza sociale per i pensionati, la copertura sanitaria Medicare e i sussidi per i veterani.

Successivamente, sono stati stanziati circa 650 miliardi di dollari per pagare gli interessi sul debito nazionale. Ciò ha lasciato 1,7 trilioni di dollari per tutto il resto, noto come finanziamento discrezionale. 805 miliardi di dollari sono stati spesi per la difesa nazionale, un valore enorme ma in gran parte intoccabile. Infine, il resto è stato diviso tra i dipartimenti federali che svolgono gran parte del lavoro visibile e quotidiano del governo, agenzie come FEMA, NASA e Customs and Border Protection.

Dove potrebbe effettivamente tagliare la forbice di Musk? “Se si lasciano intatti i programmi di sicurezza sociale e non li si tocca, significa che si cercherà di tagliare centinaia di miliardi di dollari di spesa discrezionale, ha dichiarato a CNBC il membro della Commissione per gli stanziamenti della Camera, il deputato Steve Womack. “Sarebbe molto difficile farlo senza compromettere la sicurezza nazionale, ha aggiunto.

Anche proporre piccoli tagli o modifiche a programmi obbligatori come la previdenza sociale, Medicare o Medicaid può rivelarsi politicamente rischioso per i membri del Congresso che devono ricandidarsi ogni pochi anni.

Secondo Trump, “smantellare la burocrazia governativa, tagliare le regolamentazioni in eccesso, tagliare le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali” sarà possibile grazie al lavoro senza precedenti di Musk e Ramaswamy, incaricati fino al 2026 in questa missione.

Il lavoro sarà molto arduo secondo le previsioni degli esperti.

Quali spese vorrebbe tagliare Musk e con quale impatto?

Nell’incertezza del presente sul piano di Musk per rivoluzionare il bilancio delle spese federali, quello che è finora chiaro sono le dichiarazioni entusiastiche del miliardario su questo piano così ambizioso.

Tutta teoria, ovviamente, che però può essere utile per spiegare le intenzioni del DOGE. Un 10% della spesa federale è stato utilizzato per pagare gli interessi sui debiti esistenti del Governo. Musk ha spesso fatto riferimento a questa voce come inutile, rilanciando un post X dal suo America PAC che identificava i pagamenti degli interessi come qualcosa che la commissione poteva “aggiustare”.

Tuttavia, se gli Stati Uniti smettessero improvvisamente di pagarli, il risultato potrebbe essere un default che creerebbe tassi di interesse più elevati per gli americani medi e una potenziale recessione.

Ramaswamy durante la sua campagna aveva promesso di chiudere il Dipartimento dell’Istruzione, l’FBI e l’IRS.

Anche l’idea di licenziare migliaia di dipendenti rischierebbe di compromettere funzioni critiche del governo, come impedire che gli aerei si scontrino e che le reti elettriche si spengano. Trump potrebbe anche trovare difficile ridimensionare drasticamente la forza lavoro federale senza tagliare le risorse nelle agenzie che supportano la difesa e la sicurezza nazionale.

Oltre il 60% dei lavoratori civili federali è impiegato dai dipartimenti della Difesa, degli Affari dei Veterani e della Sicurezza Nazionale, che include il controllo delle frontiere, di per sé una delle massime priorità dei repubblicani. Il Dipartimento della Difesa costituisce la quota maggiore, impiegando circa il 34% della forza lavoro. Il Dipartimento degli Affari dei Veterani impiega il 21%.

In generale, i due oggi alla guida del DOGE hanno dichiarato in campagna elettorale - con una certa enfasi - che avrebbero tagliato le normative federali, supervisionato licenziamenti di massa e chiuso completamente alcune agenzie. L’impatto di queste misure, se non calibrato con una reale efficienza, rischia di danneggiare gli Usa.

In sostanza, le audaci promesse di Musk e Ramaswamy hanno suscitato una certa incredulità tra gli esperti, che affermano che le dimensioni e la portata del loro mandato rasentano l’impossibile.

Elaine Kamark, ricercatrice senior in studi sulla governance presso la Brookings Institution, ha dichiarato alla BBC che gli sforzi per razionalizzare la spesa pubblica “sono realizzabili”. Kamark ha sottolineato il suo lavoro nella gestione della National Performance Review dell’amministrazione Clinton, un’iniziativa volta a ridurre la spesa pubblica negli anni ’90, che ha permesso di risparmiare oltre un miliardo di dollari e di escludere 250.000 persone dalla forza lavoro federale.

Ma finora il progetto di Musk e Ramaswamy “non è uno sforzo serio”, ha sottolineato.

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