Mentre le élite globali spingono per un accordo con la Russia, Zelensky presenta un velleitario piano di pace a Davos: in Ucraina è resa dei conti con Zaluzhny.
Tempi duri per Zelensky.
La scorsa settimana il leader ucraino si è recato a Davos, ospite del World Economic Forum, dove ha presentato un velleitario piano di pace di 10 punti per terminare la guerra mentre il suo peso presso le élite globali riunitesi nella lussuosa località delle Alpi svizzere è drasticamente diminuito negli ultimi mesi. Come sottolineato da Politico, Zelensky, “un tempo era il beniamino dell’élite globale” ora “cerca di evitare di essere solo un altro spettatore alla loro festa”.
Il piano presentato dal presidente ucraino è semplicemente irrealistico: prevede il ritiro completo della Russia da tutto il territorio ucraino, compresa la Crimea; il pagamento a carico di Mosca della ricostruzione del Paese; e il perseguimento dei crimini di guerra. Tutte queste richieste sono considerate, ammette il New York Times, dagli analisti e persino dai politici che sostengono la proposta, “irraggiungibili dato l’attuale equilibrio delle forze sul campo di battaglia”. [...]
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