Il prossimo 20 gennaio Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca. Per Bitcoin & Co potrebbe rappresentare una data importante. I numeri sembrano confermarlo
Ancora record per Bitcoin. La regina delle criptovalute e dell’intero mondo crypto mette a segno un nuovo massimo sfiorando la soglia dei 108.000 dollari.
Mentre scriviamo, l’attuale quotazione si muove attorno ai 107.000 dollari, ma, nelle scorse ore, ha abbondantemente oltrepassato quest’ultimo livello di prezzo attestandosi oltre quota 107.750 dollari. La principale motivazione alla base di questo ennesimo strappo rialzista è da attribuire alla recente dichiarazione del Presidente statunitense Donald Trump che, senza alcun dubbio, ha affermato come Bitcoin possa rappresentare una vera e propria riserva strategica per gli Stati Uniti.
Non solo, sempre il tycoon ha, poi, sottolineato come il suo intento sarà quello di portare il proprio Paese ad essere il «numero uno» in questo ampio ambito di mercato scansando, di fatto, l’eventuale primato in capo ad altre economie: prima fra tutte quella cinese.
Senza nulla togliere al neoeletto Presidente Trump e rimando nel campo dei “perché”, sempre in queste ultime ore, l’annuncio dell’ingresso (dal 23 dicembre) del titolo MicroStrategy nel paniere del listino tecnologico Nasdaq 100 ha, certamente, avvalorato più concretamente la nuova performance della principale valuta virtuale: oggettivamente, tutti i fund manager internazionali titolari di comparti che investono su questo importante benchmark dovranno, pertanto, adeguare i loro portafogli “ricoprendo” il neoentrato titolo con l’ovvia conseguenza di essere esposti indirettamente allo stesso Bitcoin.
Di certo, guardando al futuro, ma, rivolgendo anche uno sguardo al recente passato, si può verosimilmente ipotizzare come le prossime dinamiche delle quotazioni di Bitcoin & Co siano strettamente correlate alle dichiarazioni che il leader della Casa Bianca, Donald Trump farà nel corso del proprio mandato: una sorta di binomio Presidente Trump-Market Mover Bitcoin che, il mercato, potrà e dovrà vivere arbitrariamente in base alle singole affermazioni.
Preso atto dell’incognita Trump, oggi, però, in molti si chiedono dove possa arrivare la principale criptovaluta. Come accade per ogni sottostante che giunge a nuovi massimi, le tecniche impiegate per l’individuazione di potenziali target futuri, variano in base all’orizzonte temporale che ne caratterizza il metodo di calcolo sottostante.
Senza alcun intento profetico, in questa nostra sede, vogliamo riportare all’attenzione la rilevanza (e valenza) della semplice adozione del calcolo matematico mediante Pivot Point su base mensile (rif. formula classica) che, guardando alla serie storica, ha dimostrato di poter essere un buon esempio di approdo in capo alle successive sessioni sia su base weekly che monthly. Soffermando l’attenzione al target mensile (rif. dati di novembre), il Bitcoin, può godere di un ulteriore potenziale allungo fino a quota 108.566,45 dollari.
Successivamente, il nuovo obiettivo rialzista viene individuato in corrispondenza di area 120.660 (120.659,40) dollari che, in ottica temporale, sembra potersi collocare nell’arco del primo mese del 2025. Quest’ultima ipotesi, se contestualizzata alla precedente view riconducibile al binomio Trump-Bitcoin, troverebbe una coerenza con l’importante celebrazione dello stesso Presidente statunitense che, il prossimo 20 gennaio, lo vedrà ufficialmente insediato.
Come ovvio, questa proiezione e relativa argomentazione al seguito, rappresenta un mero e semplice esercizio accademico che, nell’eventualità di successo, rappresenterà unicamente “un caso” come tanti altri. La vera direzione, invece, la detterà sempre il mercato ancor più su questo delicato sottostante e intero mondo crypto con l’aggiunta, però, di un nuovo ed importante alleato: il Presidente Donald Trump e, il mai dimenticato delfino, Elon Musk.
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