Con i vaccini in avanzata, torna l’idea di una immunità di gregge vicina: quando arriverà davvero in Italia? Cosa c’è da sapere sul tema, secondo gli esperti.
Vaccini in corsa in Italia: è questa la svolta per avere presto l’immunità di gregge?
Se da una parte sta tornando l’ottimismo con l’avvicinarsi dell’estate, tra inoculazioni in aumento e restrizioni in diminuzione, dall’altra gli esperti raccomandano ancora prudenza.
E, soprattutto, non cantano completamente vittoria sull’immunità di gregge: perché e cosa c’è da sapere?
Immunità di gregge in Italia: facciamo chiarezza
A rompere gli indugi sull’imminente arrivo dell’immunità di gregge ci ha pensato il sottosegretario all Salute Costa in una intervista al Corriere della Sera.
Secondo l’esponente del ministero, infatti, con vaccini in aumento e una previsione di 70 milioni di italiani con almeno una dose a luglio, l’immunità di gregge arriverà a settembre.
Cosa c’è di vero in questa ottimistica previsione? Diversi esperti sono stati interpellati e tutti hanno mostrato tanta positività quanta prudenza. Soprattutto su un tema così complesso quale il raggiungimento a livello nazionale dell’immunità.
Perché questo cauto entusiasmo? Innanzitutto per una precisazione sui vaccini anti-Covid attualmente in uso: coprono soprattutto da un forma grave di malattia, non dal contagio in generale. A dirlo è stata Maria Rita Gismondo, micorbiologa del Sacco di Milano, che ha spiegato:
“Non credo verrà mai ottenuto l’obiettivo di eliminare questo coronavirus, che rimarrà circolante tra noi, pur se in maniera quasi innocua.”
Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, ha precisato che presumibilmente l’immunità di gregge si raggiungerà, ma non si sa ancora quando.
Nello specifico, l’esperto ha sottolineato che l’obiettivo di questa massima protezione della popolazione è giusto, “sapendo che però non si arriva all’eliminazione [di Sars-CoV-2] nella pratica reale con questa tipologia di malattia e di vaccino, ma piuttosto a un contenimento e a una convivenza sempre più civile con il virus”
In quest’ottica saranno comunque fondamentali la vaccinazione di più giovani e dei piccoli e un richiamo dell’iniezione.
Addirittura, secondo il virologo Guido Silvestri, parlare di immunità di gregge già ora potrebbe essere pericoloso e indurre le persone meno convinte del vaccino a non sottoporsi all’iniezione.
Anche il più ottimista sulla possibilità di avere un’immunità di gregge a settembre, come il pediatra Italo Farnetani, docente della Libera Università Ludes di Malta, ha evidenziato tre punti chiave: l’arrivo in estate di più dosi di vaccino, una maggiore capillarità territoriale nelle inoculazioni e un desiderio di vaccinazione più alto che mai.
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