Imponibile fiscale o contributivo, quale guardare per il bonus 100 euro?

Patrizia Del Pidio

5 Agosto 2024 - 17:15

Quale reddito va preso in considerazione per la spettanza del bonus 100 euro in busta paga? Vediamo la differenza tra imponibile fiscale e contributivo (o previdenziale).

Imponibile fiscale o contributivo, quale guardare per il bonus 100 euro?

Quale imponibile si deve guardare per capire se si ha diritto al bonus di 100 euro in busta paga, quello fiscale o quello contributivo/previdenziale? Sicuramente per i non addetti ai lavori non è così semplice comprendere quale sia l’importo da tenere sotto occhio per capire se spetta o meno il trattamento integrativo. Troppe sono le voci “oscure” presenti in busta paga che i lavoratori, mese dopo mese, leggono senza sapere bene a cosa si riferiscono.

Il trattamento integrativo di 100 euro al mese spetta nel 2024 a chi ha redditi compresi tra 8.174 e 15.000 euro. Per chi ha redditi che oscillano tra i 15.000 e i 28.000 euro, invece, il bonus 100 euro è riconosciuto solo nel caso che le detrazioni spettanti superino l’imposta dovuta. Una definizione che sembra semplice, ma che a conti fatti suscita molte perplessità soprattutto perché in busta paga di tipologie di reddito ne troviamo due:

  • imponibile fiscale;
  • imponibile contributivo o previdenziale.

Per comprendere quando spetta il trattamento integrativo iniziamo con il dare una definizione di queste due tipologie di reddito.

Imponibile fiscale e contributivo, le differenze

L’imponibile contributivo (o previdenziale) è l’importo sui cui si calcolano i contributi Inps ed è dato dalla somma di tutte le voci di competenze che sono presenti nel corpo della busta paga. Nell’imponibile previdenziale non sono considerati elementi come la malattia o la maternità (visto che sono erogati dall’Inps e sui quali non si devono versare i contributi).

L’imponibile fiscale è la parte di reddito sui cui sono dovute le imposte, si tratta della somma che concorre alla formazione del reddito complessivo su cui si paga l’Irpef. Rientrano nell’imponibile fiscale i redditi da lavoro dipendente o assimilati erogati a ogni periodo di paga e costituiti da tutti i compensi in denaro ricevuti. L’imponibile fiscale è pari all’imponibile previdenziale a cui sono stati sottratti i contributi Inps dovuti.

Quale imponibile per il diritto al bonus 100 euro?

Per il diritto al bonus 100 euro in busta paga quale dei due redditi bisogna prendere in considerazione per il raggiungimento dei 15.000 euro limite previsti?

A dare diritto al trattamento integrativo è l’imponibile fiscale, quello su cui si pagano le imposte e che è calcolato sul reddito al netto dei contributi previdenziali dovuti dal lavoratore dipendente.

La cosa che bisogna considerare quando si cerca di comprendere se si ha diritto al bonus oppure no, è che non è il reddito dell’anno precedente a dover essere preso a riferimento: il reddito del 2023, riportato sulla CU ricevuta a marzo 2024, infatti, è quello che ha stabilito la spettanza dei 100 euro mensili lo scorso anno. Per il 2024, quindi, è il reddito che il datore di lavoro presume che si percepirà a stabilire il diritto al trattamento integrativo. Se anche non dovesse essere riconosciuto, in ogni caso, al suo posto spetteranno maggiori detrazioni fiscali per il lavoro dipendente.

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