Si prevedono forti disagi per i collegamenti tra Italia e Francia a causa della chiusura del traforo del Monte Bianco. Ecco le strade alternative.
Inizierà un periodo di forti disagi per automobilisti e autotrasportatori che devono spostarsi da e per la Francia. Dallo scorso 2 settembre e per le prossime 15 settimane chiuderà al transito il traforo del Monte Bianco, opera autostradale strategica che collega Courmayeur, nella regione italiana della Valle d’Aosta, a Chamonix, nel dipartimento francese dell’Alta Savoia.
Una chiusura dovuta a lavori di manutenzione su un’opera infrastrutturale inaugurata 60 anni fa e che risente inevitabilmente di migliorie. La chiusura totale si protrarrà per 3 mesi almeno fino al prossimo 16 dicembre, ma non è detto che ci possa volere più tempo.
Il tunnel lungo 11,6 chilometri, sarà sottoposto a totale manutenzione e lavori di miglioramento che dureranno per i prossimi 18 anni con chiusure annuali programmate, anche se per le prossime non ci sarà bisogno di chiusure totali né di lunga durata. Già in primavera c’era stato un periodo di chiusure notturne. Questa volta invece la chiusura è inevitabile e totale perché si lavorerà alla volta su due tratti di 300 metri ciascuno in una sorta di cantiere-test. Test che dureranno per tutto il 2024 e il 2025 per individuare la migliore metodologia operativa per il prosieguo. L’investimento totale è di 50 milioni di euro.
Il traforo del Monte Bianco è percorso ogni giorno in media da 5.000 veicoli con picchi di 9.400 nel periodo estivo di luglio e agosto. Inevitabile quindi il forte disagio per gli automobilisti ma sopratutto per gli autotrasportatori. Non resterà che optare per soluzioni alternative. Ecco quali.
Le strade alternative alla chiusura del traforo del Monte Bianco
I disagi saranno elevati anche perché anche alcune soluzioni alternative presentano problemi. Ad esempio la linea ferroviaria Torino-Lione è interrotta dopo una frana e la cui riapertura prevista per l’autunno è slittata alla primavera 2025. L’autostrada ferroviaria alpina (Afa), che permette di caricare 150 camion al giorno sui treni, è ferma da più di un anno. Non resta che affidarsi all’autostrada del Frejus che da Bardonecchia arriva a Modane, in Francia, ma questa è attraversata ogni giorno già da da 2.000 veicoli e per questo si rischia un sovraccarico incredibile della rete. Tra l’altro l’apertura della seconda canna autostradale del Frejus è stata rinviata per necessità di collaudo.
Le alternative sono:
- il colle del Piccolo San Bernardo: valico alpino che collega il vallone di La Thuile, valle laterale della Valle d’Aosta, con la Val d’Isère (Tarantasia);
- il colle des Montets: valico alpino francese tra Chamonix e Martigny in Vallese;
- il traforo del Gran San Bernardo: tunnel lungo 5798 metri che mette in comunicazione la Valle d’Aosta col cantone svizzero del Vallese.
Insomma si annunciano mesi difficili per i tanti automobilisti e autotrasportatori che ogni giorno varcano il confine con la Francia percorrendo il traforo del Monte Bianco. Tempi di percorrenza più lunghi, disagi, traffico saranno all’ordine del giorno.
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